Piermatteo e Donatella: un video insieme prima dell'omicidio-suicidio

PADOVA. Chini sulla capanna di Giuseppe e Maria, sistemavano le statuine della Natività nel presepe che avevano realizzato all'interno del giardino della loro casa di via Faggin 50, alla Santissima Trinità.
Era il dicembre del 2017 e Donatella e Piermatteo scaldavano il cuore a tutto il quartiere con quell'angolino di magia, tutto illuminato, al di là del cancello di ferro della villetta che i due fratelli dividevano con la mamma Concetta.
Il Tg Padova di Telenuovo aveva dedicato loro un servizio, questo. Testimonia dell'amore che li univa per tante piccole cose, e rivederlo adesso fa molta impressione.
Un'immagine felice fino all'altro giorno, malinconica e triste se la si guarda oggi. Oggi infatti Donatella e Pier, così come lo chiamano tutti, non ci sono più, spazzati via da una tragedia più grande di loro. E non c'è più neppure la mamma, mancata qualche mese fa. Una perdita quella dell'anziana, che da quanto racconta chi conosceva bene la famiglia, ha segnato i due in maniera molto dolorosa.
"Non si erano sposati e non avevano avuto figli, come ha fatto invece Mirko, l'altro fratello. Erano rimasti nella casa dei genitori e la loro vita era incentrata sul prendersi cura della mamma", dice un vicino di casa. Far star bene chi li aveva messi al mondo sembrava lo scopo principale dei due fratelli, anche se, Donatella ad esempio, aveva anche altri interessi. Era una fotografa freelance.

"Aveva lavorato per diversi enti come la Confesercenti, la Provincia e credo anche il Comune", racconta Andrea Rossi, un residente del quartiere che conosceva Donatella e Piermatteo. "Aveva fatto anche diverse mostre ed esposizioni, era molto brava". Ma nonostante questo l'attaccamento all'anziana l'aveva sempre fatta rimanere ancorata a quella realtà chiusa tra le mura della villetta di via Faggin.

Con lei il fratello, Piermatteo. Bambino allegro e vispo "da piccoli giocavamo insieme nel mio giardino", ricorda un vicino, da ragazzino ha cantato nel coro della Santissima Trinità, dove ha fatto il chierichetto di don Paolo Spolaore. In gioventù, e anche in parte nella vita adulta ha avuto qualche periodo scapestrato: "ha combinato anche lui le sue, ma tutto sommato era davvero una brava persona", aggiunge una vicina.
I due fratelli non raramente litigavano tra loro, forse proprio a causa della convivenza. E' capitato diverse volte, sia quando era ancora viva la mamma, che successivamente, quando sono rimasti a vivere in casa solo loro due, che li sentissimo litigare", racconta il dirimpettaio.
"Urlavano entrambi molto forte, e soprattutto Pier aveva un carattere molto duro. Una volta nella foga del battibecco ha anche tirato una bicicletta addosso alla sorella".
Insomma i due fratelli, nonostante vengano descritti come due persone riservate e discrete dal vicinato, quando litigavano sembravano quasi trasformarsi. "Forse è proprio per questo loro carattere fumantino che non andavano più d'accordo con il fratello Mirko", dice un altro residente di via Faggin, che ieri pomeriggio insieme a diversi altri ha formato un vero e proprio capannello davanti alla villetta dei Rigon.

"Da quel che so da diverso tempo si parlano solo attraverso un avvocato". Donatella si faceva vedere poco in giro per il quartiere, preferiva trascorrere il suo tempo impegnandosi con qualche attività fotografica, quando non era occupata a badare all'anziana mamma, che da qualche tempo aveva anche perso l'uso delle gambe ed era costretta alla carrozzella. Piermatteo invece si vedeva più spesso.
"Faceva più volte al giorno il giro dell'isolato e spesso si fermava a qualche bar". Al momento non aveva un'occupazione fissa, ma faceva sporadicamente dei lavori di giardinaggio. "Con l'inverno, e forse anche la morte della mamma che l'aveva sicuramente molto abbattuto, si era un po' fermato". Che Donatella e Pier fossero disorientati dopo la morte dell'anziana si era accorto anche don Gilberto, parroco della Santissima Trinità, che aveva parlato con loro prima e dopo il funerale della mamma: "Mi avevano detto 'Per noi la mamma era tutto, abbiamo rinunciato a parte della nostra vita per lei'. Erano davvero molto scossi".
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