Scoperte tre ditte tessili fantasma a Piombino Dese: «Società fittizie per attività illecite»

Le irregolarità sono emerse dai controlli della Polizia locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese. Un titolare sconosciuto all’anagrafe del Comune di residenza, due avevano sede in vie inesistenti

Giusy Andreoli
Scoperte due ditte tessili fantasma a Piombino Dese
Scoperte due ditte tessili fantasma a Piombino Dese

 

Scoperte tre ditte fantasma nel settore dell’abbigliamento. Operavano tra via Ronchi e via Ronchi Sinistra ed erano tutte riconducibili a cittadini cinesi. Le irregolarità sono emerse dai controlli della Polizia locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese.

Due delle tre imprese avevano indicato come sede legale un indirizzo in una via che non compare nello stradario comunale di Piombino Dese. Un primo campanello d’allarme che ha spinto gli agenti del comandante Antonio Paolocci ad approfondire le verifiche.

Per una di queste società il titolare aveva dichiarato di risiedere a Piombino Dese, ma l’uomo è risultato sconosciuto all’anagrafe comunale.

Un ulteriore controllo incrociato con l’Anagrafe nazionale della popolazione residente ha confermato che il presunto imprenditore non risulta nemmeno residente sul territorio italiano. La terza ditta aveva indicato la sede in un’area artigianale del Comune, ma l’attività era cessata da anni. Il titolare risultava ancora residente in una villetta, anche questa disabitata da tempo. Per l’impresario cinese è quindi scattata la cancellazione anagrafica.

Le tre società sono state segnalate alla Camera di Commercio di Padova perché per la cancellazione dal registro imprese. Un passaggio per ripristinare la legalità e impedire che le fantasma possano continuare ad operare nel sistema economico italiano.

Il sindaco di Piombino Dese, Cesare Mason, sottolinea l’importanza di questi controlli poiché il fenomeno rappresenta una problematica complessa radicata nell’abbigliamento e nel tessile: «Queste società fittizie vengono spesso utilizzate per attività illecite: evasione fiscale, riciclaggio di denaro, contraffazione e sfruttamento del lavoro irregolare.

E permettono di emettere fatture false, creare flussi finanziari apparentemente legittimi e mascherare attività produttive che si svolgono in condizioni di totale irregolarità, spesso con lavoratori non in regola e in ambienti privi dei requisiti di sicurezza».

Questo fenomeno si intreccia con una rete complessa di laboratori clandestini dove vengono prodotti capi di abbigliamento destinati sia al mercato della contraffazione che a quello del “pronto moda” a basso costo. Peraltro ad essere danneggiate, aggiunge il presidente della Federazione Valter Gallo, sono le imprese che operano nella legalità. 

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