Piove di Sacco, in vendita nove alloggi popolari per 600 mila euro
I soldi serviranno a finanziare interventi su altri immobili. Pizzo: «In corso un censimento su tutte le strutture Ater»

Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica a Piove di Sacco torna al centro dell’attenzione politica e amministrativa, anche grazie a un’interrogazione presentata in consiglio comunale da Filippo Favarin, capogruppo di Fratelli d’Italia.
379 alloggi popolari
Un’occasione utile per fare il punto sulla situazione degli alloggi popolari, tra proprietà comunali e case gestite da Ater. Nel territorio comunale si contano oggi 379 abitazioni di edilizia popolare: 81 di proprietà del Comune e 298 assegnate da Ater.
Delle case comunali, un buon 85% risulta attualmente occupato. Nove immobili sono stati inseriti nel piano di vendita approvato dalla Regione a fine dello scorso anno. L’amministrazione, in questo caso, ha deciso di dismettere alloggi non più recuperabili, a causa di costi di ristrutturazione e adeguamento che, in molti casi, partirebbero dalle fondamenta.
Gli alloggi da dismettere
Si tratta di fabbricati sprovvisti anche dei più basilari impianti. Il valore complessivo stimato supera i 600 mila euro, risorse che torneranno utili per finanziare nuovi interventi su altri immobili del patrimonio, alimentando un fondo vincolato, non più sostenuto da Stato e Regione, che l’amministrazione ha già cominciato a rimpinguare in proprio lo scorso anno con 80 mila euro dell’avanzo di bilancio.
Infine, 2 case risultano non abitabili a causa di gravi carenze impiantistiche. Per questi spazi abitativi si punta a ottenere un contributo regionale, fino a un massimo di 15 mila euro ciascuno, partecipando a uno specifico bando che consente ai Comuni di finanziare piccoli interventi di recupero.
Sul fronte della gestione sociale, l’assessora al sociale Paola Ranzato ha spiegato che i controlli sugli alloggi comunali vengono effettuati sia al momento dell’assegnazione sia in caso di segnalazioni o anomalie. «Applichiamo le riduzioni di canone previste dalla legge» ha aggiunto «in presenza di situazioni di grave indigenza. Attualmente i nuclei interessati sono otto. Va inoltre ricordato che esistono altri strumenti di sostegno, come il bonus riscaldamento, che è rivolto anche ai residenti in abitazioni private, purché in possesso di un Isee compatibile». La sindaca Lucia Pizzo ha posto l’accento sul peso specifico del patrimonio locale.
«Piove di Sacco, assieme a Padova e Monselice, è tra i Comuni padovani con il maggior numero di alloggi Erp e Ater» ha spiegato, «per questo partecipiamo attivamente alla Commissione Legalità e abbiamo contatti regolari con i sindacati degli inquilini. È in corso anche un censimento degli immobili Ater presenti in città. Molte unità sono in vendita, altre versano in condizioni critiche. Purtroppo, da parte di Ater, mancano da anni investimenti diretti sul territorio. L’ultimo è stato quello di via Monsignor Pio Stievano». —
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