Pipistrelli contro la zanzare-tigre

Acquistate alcune dimore artificiali per favorire il loro incremento «Rimedi chimici ormai inefficaci, proviamo nuove soluzioni»
 
PONTELONGO.
Pipistrelli per arginare il proliferare della zanzara tigre: il comune sceglie la via biologica. L'amministrazione, che già negli anni scorsi si era spesa in campagne informative alla cittadinanza (assemblee pubbliche ed incontri nelle scuole) ed iniziative operative (trattamenti chimici diretti nei tombini), non lascia intentata alcuna strada e prende ad esempio la regione Emilia Romagna che già da qualche tempo ha avviato questo tipo di iniziativa. La zanzara tigre, che nell'umida campagna padovana trova situazioni ideali per riprodursi a dismisura, oltre ad essere fastidiosa, è soprattutto pericolosa per la sua capacità di veicolare virus. Poiché i pipistrelli, dal canto loro, sono formidabili sterminatori di zanzare (alcune specie sono capaci in una notte di mangiarne anche due mila ad esemplare) si punta a favorirne il ripopolamento visto che l'abbattimento di tanti vecchi alberi, loro naturale habitat, ne ha diminuito negli anni il numero.  Questo scopo verrà perseguito con l'installazione di dimore artificiali, denominate «bat box», negli spazi verdi del territorio. Il comune ne ha acquistato proprio in questi giorni più di una ventina, per una spesa complessiva di 380 euro.  «La lotta alla zanzara tigre - spiega la scelta l'assessore all'ambiente Enzo Battisti - con prodotti chimici presenta un'efficacia oramai parziale per l'aumentata resistenza di questi insetti. E' necessario, per questo, sperimentare nuove soluzioni e ci auguriamo che questa possa portare dei risultati». (al.ces.)

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