Padova, pnrr a un anno dalla scadenza: cantieri all’85 per cento

Sono già 20 gli interventi completati a fronte di oltre 50 previsti dal piano. Tra quelli che dovranno correre di più i lavori per il Sir2: nell’ultimo aggiornamento risultano al 64%

Edoardo Fioretto
Cantieri Pnrr a Padova, lo stato dei lavori
Cantieri Pnrr a Padova, lo stato dei lavori

Il conto alla rovescia è iniziato: con oggi, manca esattamente un anno alla scadenza dei termini per realizzare tutte le opere finanziate dal Piano di ripresa e resilienza (Pnrr). Dall’illuminazione pubblica nei quartieri ai centri culturali che aprono Padova al futuro, passando poi per le due nuove linee del tram che promettono di ridisegnare la mobilità della città.

Il progresso complessivo dei lavori, al momento, ha raggiunto l’84,3% mentre sono già venti gli interventi completati (su oltre cinquanta). Lo scorso agosto la barra di caricamento era ferma al 69% (un progresso, quindi del 15%) e si potevano contare tredici opere completate. Tra i cantieri più in sofferenza con il calendario c’è quello del Sir 2 che da solo vale 415 milioni di euro: è al 64 per cento dall’arrivo.

La scadenza, fissata al 30 giugno 2026, si avvicina inesorabile. E con l’apertura di quattordici cantieri estivi solo per il tram – tra Sir 2 e Sir 3 – si preannuncia un’estate rovente anche sul profilo del traffico per rispettare i termini imposti dall’Unione europea. «Stiamo correndo perché il rischio è quello di perdere i finanziamenti, certo, ma al momento siamo rispettando tutti i cronoprogrammi» spiega il vicesindaco Andrea Micalizzi.

Nel frattempo, resta pendente la richiesta fatta dall’ex sindaco di Bari Antonio Decaro alla Commissione europea per una proroga di diciotto mesi sui tempi di completamento delle opere. «Sarebbe una boccata d’ossigeno», aveva spiegato Decaro nel promuoverla dieci giorni fa a Bruxelles. L’Europa, per ora, ci sta riflettendo senza però dare particolari segni di apertura.

Gli occhi sono ora puntati sui cantieri padovani. La città del Santo, com’è noto, con i suoi 620 milioni di euro di finanziamenti del Pnrr è quella con il più alto rapporto pro capite: oltre tremila euro per abitante. E chi vive a Padova, ci lavora, o ha semplicemente avuto la necessità di attraversarla, lo ha sicuramente notato. Non mancano in queste settimane, così come non sono mancate i mesi scorsi, deviazioni per circumnavigare cantieri, demolizioni, interventi di messa in sicurezza.

Nell’ultimo anno, però, molte opere sono state già completate. Oltre al nuovo campo di erba artificiale della Sacra Famiglia, il miglioramento dell’accesso alle scuole dell’Arcella e la realizzazione di un ingresso inclusivo alla scuola “Donatello”, gli interventi al ponte sul Bacchiglione di corso Kennedy, la realizzazione del Giardino dei ciliegi e il potenziamento delle ciclabili rubane (oltre ad altre minori), se ne sono aggiunte altre. Completato al cento-per-cento il miglioramento dell’illuminazione pubblica nei rioni, riqualificato gli asili nido “Scarabocchio” e “Scricciolo”, oltre al palaghiaccio del Plebiscito.

E ancora, ultimata la ciclabile di San Bellino, la bicipolitana Mura sud est, e completati i lavori di riqualificazione degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica di via Boyle. Quasi completati i lavori in piazzale Pontecorvo (ora al 91%), così come in piazza Azzurri d’Italia, alle aree del cortile del liceo “Selvatico” e le ciclabili Stazione -Università e la bicipolitana 5 “Colli”. Proseguono senza indugio i cantieri per la rinascita dell’ex Coni e del Configliachi, all’Arcella.

La cittadella dello sport Valsugana è passata poi dalla metà del completamento dello scorso agosto, al 73% di quest’anno, lasciando per i prossimi 365 giorni ancora un 27% di interventi necessari. Sempre sullo sport, il palazzetto di San Lazzaro è passato dal 55% al 64%. Procedono con un po’ di più fatica i lavori agli spazi culturali: completata la riqualificazione del teatro Maddalene, resta l’ala nord del Castello dei Carraresi (fermo al 55%) e la rimozione delle barriere architettoniche al museo degli Eremitani (al 50%). Stabili i progressi a ponti e viadotti.

L’elefante nella stanza è sicuramente il tram: la linea Sir 2, con i suoi 415 milioni, rappresenta da sola i due terzi del finanziamento totale del Pnrr. Dal 55% dello scorso anno è ora al 64%, anche se con i quattordici cantieri estivi il progresso crescerà velocemente fino a settembre. A buon punto anche la Sir 3, con 62 milioni di finanziamenti, completa all’82%. —

 

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