Polizia provinciale: «No smantellamento»

Polizia provinciale mobilitata contro la soppressione del corpo e il trasferimento ai Comuni. Per Stefano Tognazzo, Uil Fpl, «sono gravissime le conseguenze di questo provvedimento», e prosegue,...

Polizia provinciale mobilitata contro la soppressione del corpo e il trasferimento ai Comuni. Per Stefano Tognazzo, Uil Fpl, «sono gravissime le conseguenze di questo provvedimento», e prosegue, «Si rischia lo smantellamento delle attività fino ad oggi in capo ai corpi di polizia provinciale senza tener conto minimamente delle particolari funzioni esercitate, soprattutto in ambito di gestione del territorio e tutela ambientale. È vergognoso non poter più avere riferimenti certi sulla vigilanza contro il bracconaggio e veder venir meno importanti strumenti di lotta e di contrasto alle frodi ambientali e alla malavita organizzata, senza trascurare le tante altre funzioni ambientali svolte quotidianamente. Con i problemi economici ed il patto di stabilità è evidente che gli agenti verranno utilizzati per funzioni riguardanti il codice della strada, abbandonando a se stessi gli animali, la campagna, l’ecologia, con i notevoli problemi che attanagliano i nostri territori».

Per la Uil quella del governo è una scelta sciagurata che va ad aumentare la confusione sulle dismissioni delle Province. Non solo c’è perdita di professionalità, ma è a rischio anche l’occupazione: «Questo provvedimento mette a rischio la tenuta occupazionale stante la previsione che il transito degli appartenenti al corpo provinciale potrà avvenire solo nei limiti della loro dotazione organica e della programmazione triennale dei fabbisogni del personale. Quindi il trasferimento del personale ai Comuni non è scontato per la totalità dei lavoratori e farebbe venir meno e metterebbe a repentaglio le funzioni della Polizia Provinciale su tutto il paese e in particolare nelle nostre zone», afferma Tognazzo.

Infine: «Come Uil Fpl contrasteremo queste norme con tutte le azioni di protesta necessarie, iniziando con una grande manifestazione nazionale che terremo a Roma, dinanzi al Parlamento, il 25 giugno prossimo, per dire no a questo finto riordino e chiedere il riassetto dei servizi locali che tuteli cittadini e professionalità. Il 25 giugno, unitariamente con Fp Cgil e Cisl Fp, manifesteremo il nostro dissenso e le preoccupazioni nostre e dei lavoratori interessati a questo spostamento».

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