Ponte di Brenta, sgombero Via il bivacco dei rom

Intervento degli agenti della polizia municipale sotto la stazione ferroviaria Sono stati tutti denunciati per invasione e occupazione di terreni pubblici

PONTE DI BRENTA. Si sono ripresentati puntuali sotto la ferrovia di Ponte di Brenta. A poche settimane di distanza dall'ultimo sgombero, si era già formato un bivacco abusivo con tende igloo e giacigli di fortuna. Anche in questo caso è intervenuta la polizia municipale che, dopo aver identificato tredici romeni di etnia rom, ha fatto pulire l'argine sotto la stazione di Ponte di Brenta e la parte golenale di via San Marco verso Vigonza. Il blitz della polizia municipale è scattato ieri mattina alle 7. Una squadra di intervento coordinata dal commissario Corrado Martin si è presentata sull'argine dove aveva trovato rifugio una piccola comunità di nomadi.

Tredici le persone identificate, nove uomini e quattro donne, tutti maggiorenni. Sono stati denunciati per invasione ed occupazione di terreni pubblici. Sul posto sono poi intervenuti anche gli uomini dell'Aps che hanno ripulito l'area diventata ormai un punto di riferimento per i bivacchi. L'ultimo episodio a metà novembre, quando la polizia municipale aveva identificato 19 persone. Tre erano minorenni, c’era anche una ragazza incinta con il giovanissimo compagno. Famiglie vere e proprie arrivate a Padova in treno o con mezzi di fortuna da realtà molto povere e che in città sopravvivono grazie ad espedienti. Nel corso del 2013 la polizia municipale è intervenuta una dozzina di volte in diverse zone della città per sgomberare occupazioni abusive in area pubblica, un’azione massiccia che ha visto un totale di circa 130 persone denunciate per diversi reati contro il patrimonio. Per la maggior parte si tratta di stranieri arrivati a Padova dall'est Europa con tanto di documenti e l'argine di Ponte di Brenta è ormai diventato una tappa fissa con accampamenti anche molto estesi.

Ma nel mirino della municipale c'è anche il cavalcavia della tangenziale di via Fornace Morandi, un altro punto caldo dove i vigili sono intervenuti tre volte, ed ancora il ponte del Sostegno al Bassanello, le aree sotto il cavalcavia Dalmazia in via Sarpi e quelle lungo il Piovego, sulla passeggiata Miolati. Un fenomeno a cui si aggiunge quello dei bivacchi in pieno centro, in particolare intorno a via Delù e degli Scrovegni, e quello delle occupazioni di edifici privati. Oltre a comportare reato, i bivacchi abusivi possono portare anche a precarie condizioni igienico-sanitarie perché manca ogni tipo di «comfort» necessario per la sosta prolungata di gruppi così numerosi.

Valentina Voi

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