Ponte sul Brenta a Carturo chiuso per tre settimane

La Provincia deve far sostituire i giunti strutturali che collegano i pilastri Prima di riaprire, saranno installati i semafori per gestire il senso unico alternato
Di Paola Pilotto

PIAZZOLA SUL BRENTA. Chiude il ponte di Carturo per lavori di manutenzione, programmati dalla Provincia di Padova. Da lunedì 7 maggio a domenica 27 maggio compresa, quindi per tre settimane, non si potrà attraversare il Brenta nella frazione di Carturo. Il tempo necessario a sostituire tutti i giunti strutturali che tengono collegati i pilastri. Finita la sistemazione, il ponte verrà riaperto al transito, ma solamente a senso unico alternato gestito da un impianto semaforico. Il senso unico alternato in sé non è una novità, perché è in vigore già da diversi anni, ma ora difficilmente viene rispettato. Càpita spesso che sopra il ponte si incrocino camion o mezzi piuttosto larghi, tanto da ostacolare il normale transito e da obbligare a pericolose retromarcia. Senza parlare di pedoni e ciclisti, costretti a eroiche imprese per passare sul fiume da Giarabassa a Carturo e viceversa. Da qui l’iniziativa della Provincia di Padova di collocare un semaforo da una parte e dall’altra del ponte, in modo da regolamentare il traffico. I disagi sicuramente non mancheranno, specie nelle prossime tre settimane di chiusura totale, in cui i passanti saranno costretti a deviare per Campo San Martino o Fontaniva sciroppandosi un bel numero di chilometri in più. «L’intervento era programmato da anni», spiega il sindaco di Piazzola Renato Marcon, «la Provincia farà sostituire tutti i giunti e installerà i semafori per migliorare la sicurezza di chi transita. Verrà rifatta la segnaletica, in modo da ricavare degli spazi più adeguati per cicli e pedoni. Nel frattempo abbiamo fatto affiggere cartelli informativi un po’ ovunque per avvisare tutti gli utenti della chiusura del ponte». La notizia è circolata rapidamente, difatti, e molti si stanno chiedendo se la chiusura del ponte sia legata alla costruzione di quello nuovo, di cui si parla da anni, che diventa priorità a ogni campagna elettorale per passare subito nel dimenticatoio dopo il voto. Ma anche stavolta ne dovrà passare di acqua sotto le arcate. È stato puntualmente promesso nel 2010 per le elezioni regionali, con tanto di incontro pubblico per illustrare il progetto alla cittadinanza. Tutti d’accordo per il nuovo ponte, con l’impegno però di una viabilità alternativa che tagli fuori il centro abitato dal traffico pesante: una bretella, dal ponte fino all’incrocio con la Contarina, a nord o a sud del paese, in modo da salvaguardare la frazione. I dieci milioni di euro per fare il ponte la Regione intanto sembrava averli trovati; a due anni dal voto, però, non se ne sente più parlare.

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