Prandina, nel 2020 il park sarà a pagamento

PADOVA. Lo scorso anno era stato il “regalo di Natale” ai padovani. Un regalo che però non avrebbe potuto durare per sempre. E infatti da gennaio 2020 il park nell’ex caserma Prandina diventerà a pagamento. Il tempo di perfezionare la permuta con il Demanio, cioè lo scambio con l’area di via Anelli, e l’ex caserma di via Orsini verrà affidata a Aps Parcheggi. Risolvendo così due problemi: da una parte risollevando il bilancio della società partecipata e dall’altra rendendo finalmente la Prandina un parcheggio a servizio dei clienti dei negozi e non utilizzato prevalentemente da chi lavora in centro.
Scambio con via Anelli
A dare il via all’operazione park a pagamento alla Prandina è stato l’arrivo delle ruspe in via Anelli. Le demolizioni vere e proprie dovrebbero iniziare la prossima settimana e concludersi nelle prime settimane del nuovo anno. A quel punto si farà la permuta con il Demanio, che darà al Comune il pieno possesso dell’ex caserma.
Finora infatti Palazzo Moroni ha gestito il parcheggio provvisorio in virtù di una concessione e senza alcuna possibilità di fare utili. Nel momento in cui avrà la piena proprietà del terreno si potrà mettere una tariffa oraria. È ancora da decidere il costo: lo valuteranno il vicesindaco Arturo Lorenzoniassieme ai vertici di Aps Parcheggi.
A servizio dei negozi
Nonostante il percorso di partecipazione di Agenda21, ad oggi non c’è ancora una vera e propria idea di utilizzo dell’area dell’ex Prandina. Dunque il parcheggio provvisorio da 250 posti resterà lì ancora per molti mesi. Anche approvando un progetto subito, a causa dei tempi della burocrazia comunale, non potrebbe partire alcun intervento prima di un anno (c’è tutta la trafila del progetto definitivo, dell’esecutivo, della gara d’appalto e delle procedure di assegnazione).
Inoltre, mettere a pagamento il parcheggio risolverebbe uno dei principali problemi emersi nelle ultime settimane: la Prandina attorno alle 9 del mattino è già full, al completo, senza alcun posto libero. Il motivo è che viene utilizzata da centinaia di persone che lavorano in centro, che lasciano la macchina dalle 8.30 del mattino e liberano il posto a fine turno, cioè nel pomeriggio.
Con una tariffa oraria invece il parcheggio potrebbe avere una maggiore rotazione e quindi diventerebbe realmente a servizio del centro storico e del commercio.
Colmare il buco di aps
L’altro vantaggio dell’operazione Prandina (allo studio in questi giorni) è puramente economico. Serve a colmare il buco di introiti che Aps Parcheggi deve affrontare dopo la perdita del park Rabin in Prato della Valle, passato ai privati dopo i lavori di ristrutturazione con il project financing.
Aps nel 2018 ha ricavato dalla gestione parcheggi 7.316.965 euro, cioè il 4% in meno rispetto all’anno precedente. Il rischio è di perdere ancora, anche in previsione della chiusura di piazzale Boschetti. Proprio Lorenzoni aveva proposto di assegnare alla partecipata tutti i parcheggi di uso pubblico presenti in città. Ma una serie di ricorsi al Tar ha bloccato l’operazione. E il buco rischia di allargarsi. —
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