Precipita dal monte Grande, muore l'architetto Pierino Zanon

Zanon, 63 anni di Teolo, contitolare di un importante studio a Padova, è scivolato sul muschio e ha fatto un volo di 20 metri
BELLUCO LUOGO RICERCHE ZANON PASSO FIORINE
BELLUCO LUOGO RICERCHE ZANON PASSO FIORINE

TEOLO. L'architetto Pierino Zanon di Villa di Teolo, titolare con il collega Giulio Muratori dello studio di architettura Muratori & Zanon di via Monte Suello, a Padova, ha perso la vita ieri mattina dopo un volo di venti metri mentre passeggiava sul costone est del monte Grande. Il professionista, che aveva 63 anni ed era un grande appassionato di trekking, è scivolato dal "Sasso delle eriche", un sito meglio noto agli abitanti del posto come "Pria grossa". Il corpo esanime è stato trovato incastrato tra le pietre, nel tardo pomeriggio, da una squadra mista composta da vigili del fuoco e da uomini del soccorso alpino e speleologico di Padova. Tra le cause della tragedia ci potrebbe essere il fondo e il muschio resi scivolosi dalla pioggia.

Pierino Zanon lascia nel dolore la moglie Lorenza e il figlio Tobia di 35 anni, che risiede in città. L'architetto era un esperto delle camminate in montagna. Com'era solito fare tutte le domeniche mattina da una vita, ieri intorno alle 10.30 era uscito dalla sua villetta di via Molinrotto, che si trova poco lontano dalla chiesa di Villa, per l'abituale passeggiata sui sentieri del monte Grande e del monte Madonna. Una zona che conosceva perfettamente. Come pure gli era noto quel "Sasso delle eriche" da dove nelle giornate limpide si può ammirare un panorama mozzafiato che arriva fino alla laguna di Venezia. Con lui ieri dovevano esserci alcuni amici che condividono la stessa passione per le salubri passeggiate in mezzo al verde e alla natura. A causa della mattinata piovosa, però, gli amici hanno dato forfait e Zanon si è trovato ad uscire da solo verso il tragico destino. Dopo aver percorso un tratto di via Groppetto, la strada in salita che dalla sua abitazione porta fino all'inizio dei primi sentieri del monte Grande, ha puntato verso il radar meteorologico dell'Arpav che si trova sulla sommità del colle. È lungo quel sentiero che s’incontra il Sasso delle eriche.

La moglie che lo attendeva per pranzo si è allarmata quando verso le 13.30 il marito, che di solito era puntuale, non era ancora rincasato. Dopo aver fatto qualche telefonata agli amici per verificare se per caso l'uomo si trovava con loro, ha deciso di dare l'allarme. Le ricerche sul colle sono scattate intorno alle 16. I primi ad arrivare sulla piana delle Fiorine, tra il monte Grande e il monte Madonna, sono stati i vigili del fuoco di Padova e del distaccamento di Abano, con alcune unità cinofile, e gli uomini del soccorso alpino con il caposquadra Antonio Feltrin. In tutto una ventina di persone. Poco dopo sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Teolo e i volontari della Protezione civile del distretto Colli Euganei Nord.

A scandagliare la zona dall'alto è arrivato pure un elicottero del Suem. L'intervento del mezzo aereo è stato ritenuto opportuno per la scarsa vegetazione di questa stagione, che ancora permette di vedere all'interno del bosco. Alle ricerche hanno partecipato il figlio di Pierino Zanon, Tobia, e alcuni amici che hanno indicato ai soccorritori le abitudini dell'architetto, che era solito allargarsi durante le sue escursioni fino alla chiesetta di Sant'Antonio Abate sul monte Madonna. La scoperta del corpo esanime alla base della "Pria grossa", una zona molto frequentata d'estate dai cercatori di funghi, è avvenuta poco dopo le 18.

Per il figlio e gli amici, che poco dopo hanno avvisato del tragico ritrovamento la moglie, sono stati momenti strazianti. Il recupero della salma è avvenuto dopo che sulla zona è calato il buio. I volontari del soccorso alpino hanno raggiunto il punto dov'è avvenuta la tragedia attraverso un sentiero che si stacca dai tornanti di via Monte Madonna, nei pressi della piana.

«Avrei gradito essere stato messo al corrente della scomparsa di Pierino Zanon, nel momento in cui l'hanno saputo i vigili del fuoco e i carabinieri», afferma il sindaco Moreno Valdisolo che era presente sul colle assieme al vicesindaco Nevio Sanvido e all'assessore alla Protezione civile Valentino Turetta.

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