I presidi padovani con Valditara: «Meno compiti e test»

La circolare del ministro trova d’accordo i dirigenti scolastici padovani: «Molti di noi avevano già dato queste indicazioni agli insegnanti»

Felice Paduano
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Stop ai troppi compiti da svolgere a casa e basta anche alle tante interrogazioni che gli studenti devono affrontare anche in una stessa mattinata. A volte anche tre nella stessa giornata, come riferisce una studentessa di 17 anni di un istituto superiore della città.

La nuova circolare, inviata lunedì a tutte le scuole d’Italia, comprese quelle paritarie, e già trasmessa dai presidi anche sul registro elettronico degli studenti, firmata dal ministro Giuseppe Valditara, parla chiaro. E incontra il consenso dei presidi padovani.

La circolare

«È importante che la programmazione delle verifiche da svolgere in classe, così come l’assegnazione di compiti e attività di studio da svolgere a casa, siano accuratamente pianificate da ciascun insegnante anche avendo cura di valutare quanto, eventualmente, già definito dagli altri docenti del team o del consiglio di classe. Inoltre, bisogna evitare che siano inseriti sul registro elettro in serata per l’indomani. Una tale modalità di coordinamento evita il rischio di concentrare le attività di verifica in classe e quelle personali di studio pomeridiano in un’unica giornata. In questo modo si può garantire una più equilibrata distribuzione delle verifiche durante la settimana, evitando che i carichi di lavoro per gli studenti siano troppo condensati e gravosi, nonché assicurare una migliore organizzazione del tempo da dedicare allo svolgimento dei compiti pomeridiani, soprattutto in concomitanza con giornate festive».

Insomma semaforo rosso sia ai troppi compiti assegnati per casa e sia alle troppe interrogazioni spesso decise da docenti che non dialogano tra di loro.

Le reazioni

Immediata la reazione dei presidi padovani. Uno dei primi a commentare la nuova circolare ministeriale è il coordinatore provinciale di Anp (Associazione nazionale presidi).

«La raccomandazione di un maggiore coordinamento dei consigli di classe per le attività di verifica, per evitare un sovraccarico di lavoro domestico, mi trova concorde» sostiene Enrico Ghion, preside del liceo Einstein di Piove di Sacco dopo aver guidato per tanti anni il Selvatico «parimenti è necessario un utilizzo corretto e tempestivo del registro elettronico promuovendo, però, la corresponsabilità da parte degli studenti. Faccio notare che anche il lavoro, serio e responsabile, dei docenti trova difficoltà in un sovraccarico di incombenze e impegni che li mettono a dura prova nell’attività didattica quotidiana. In pratica il tempo scuola sembra non bastare più per fare quello che viene richiesto dalla scuola stessa. Difficile trovare un equilibrio, ma sono fiducioso nella professionalità dei colleghi dirigenti e dei docenti».

Anche Giuseppe Turetta e Concetta Ferrara, rispettivamente dirigenti dell’istituto Calvi e del Nono Ic, con scuole alla Guizza ed a Salboro, sono d’accordo con la circolare firmata dal ministro Valditara.

«Ritengo che l’intervento del ministro vada nella direzione di una scuola sempre più attenta ai bisogni educativi complessivi degli studenti non solo dal punto di vista del rendimento, ma anche sotto il profilo del benessere psicofisico. Garantire una programmazione equilibrata delle verifiche e una distribuzione ponderata dei carichi di lavoro è fondamentale per promuovere un apprendimento più consapevole, duraturo e meno stressante» dice il primo.

Dal canto suo la preside del Nono Ic, sostiene: «È una direttiva che ho sempre dato ai docenti» dice Concetta Ferrara «tra l’altro, è già prevista in molti regolamenti d’istituto. Purtroppo, tuttavia, le indicazioni di noi dirigenti restano spesso disattese. Quindi è giusta la sollecitazione del ministro».

Interviene nel dibattito anche la preside del liceo Marchesi-Fusinato: «Probabilmente la circolare è stata emanata dal ministro dopo che le famiglie gli hanno fatto notare i troppi compiti che vengono assegnati ai ragazzi in alcune scuole e le verifiche parallele nella stessa mattinata» osserva Nunzia Porzio «le indicazioni del ministro le stiamo osservando nella mia scuola già da tempo. Colpa dell’uso sbagliato del registro elettronico? Probabilmente con il vecchio diario era tutto più facile».

E i docenti? Ci sono quelli che applaudono alla circolare, mentre tanti altri la pensano diversamente e sostengono la libertà dell’insegnante. «Niente di nuovo sotto al sole» sostiene il docente del Pertini Angelo Zuppardo «c’è già il collegio dei docenti a regolamentare sia le verifiche che i compiti per casa».

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