Preso il complice di Pengo ha partecipato a due colpi
Si tratta di un 45enne di Due Carrare che faceva da spalla a “occhi di ghiaccio” I carabinieri gli contestano la rapina tentata a Monselice e una riuscita in città

PONTE SAN NICOLÒ. Denunciato il complice del rapinatore dagli occhi di ghiaccio, Pier Giorgio Pengo, 49 anni di Maserà, che i carabinieri hanno accertato aver fatto da spalla ad almeno due colpi. Si tratta di A.C. 45 anni residente a Due Carrare al quale si è arrivati dopo un’intensa attività investigativa. Si tratta di quello, tentato alla sala giochi Terry Bel di Monselice e di quello andata a segno al supermercato Spark di via Boccaccio a Padova. La procura ha chiesto ed ottenuto l’obbligo di dimora per A.C. visto che ha avuto un ruolo marginale nell’azione criminosa. Pengo in 40 giorni aveva messo a punto ben nove colpi ai danni di farmacie, tabaccherie e sale giochi. È stato arrestato dopo il blitz in una farmacia di Ponte San Nicolò, e già in cella è stato incastrato e incriminato anche per altri otto precedenti episodi. Sono stati determinati per arrivare alla sua identificazione i suoi occhi chiari che rimanevano impressi in modo indelebile in tutte le vittime. Il rapinatore seriale faceva irruzione sempre in orario di chiusura, armato di pistola e con il volto parzialmente coperto ma quasi sempre con gli occhi che guardavano la vittima di turno. Si faceva consegnare l'incasso pronunciando poche parole in dialetto veneto, «tira fora i schei» oppure «vuto che te spara?», per poi fuggire a piedi o in bicicletta. Determinanti poi sono state anche le video registrazioni delle telecamere di sorveglianza. Quando è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Piove di Sacco è stata disposta una perquisizione domiciliare: spuntarono fuori una pistola (usata per le rapine), un paio di guanti e le inconfondibili scarpe notate in altre rapine. Il primo colpo Pengo lo aveva messo a segno il 12 gennaio, alla tabaccheria di Maserà, facendosi consegnare 4 mila euro. Il 26 fu la volta di una tabaccheria a Padova (2 mila euro di bottino), il 31 di una farmacia cittadina (altri 3 mila euro e una cliente in ostaggio per alcuni minuti) e il giorno dopo un'altra tabaccheria padovana (2.700 euro rubati). Il 3 febbraio toccò alla farmacia di Pernumia (500 euro) dove trattenne la titolare cingendola per il collo e il 13 alla farmacia di Mortise (750 euro). Infine i due colpi andati a vuoto alla tabaccheria di San Pietro Viminario il 17 febbraio e alla sala giochi di Monselice il giorno successivo.
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