Processo all'assassino di Federica
«El Gordo» oggi davanti ai giudici del tribunale spagnolo

LA VITTIMA. Federica Squarise assassinata nel 2008
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE.
Saranno formalizzate oggi le accuse nei confronti di Victor Diaz Silva Santiago, il trentaduenne uruguaiano soprannominato «El Gordo» (il ciccione) che ha confessato di aver ucciso la notte del 30 giugno 2008 Federica Squarise, La ventitreenne di San Giorgio delle Pertiche era in vacanza con un'amica a Lloret de Mar, sulla Costa Brava.
Uccisa e violentata secondo la pubblica accusa. Stamane si apre l'udienza preliminare davanti al giudice del tribunale di Blanes, a pochi chilometri da Lloret de Mar. Giudice che, udito l'esito dell'indagine da parte del pubblico ministero, deciderà il capo d'imputazione e fisserà la data del processo a carico dell'imputato, in detenzione preventiva dal 9 luglio 2008 quando, pochi giorni dopo il delitto, fu arrestato mentre era in fuga a Tarragona, grazie alla soffiata di alcuni amici. Amici ai quali il trentaduenne, separato e cameriere precario, aveva chiesto rifugio. Loro, tuttavia, non se la sentirono di aiutare un assassino e chiamarono la polizia: Victor aveva raccontato di aver ucciso sotto l'effetto di alcol e droghe. In aula, per la famiglia Squarise, ci sarà l'avvocato padovano Agnese Usai, pronta a costituirsi parte civile e decisa a reclamare giustizia. L'obiettivo è accelerare i tempi del processo: nel luglio 2012 scadrà la detenzione preventiva e se entro quella data non sarà stata pronunciata la sentenza di primo grado, El Gordo verrà scarcerato nonostante abbia confessato l'omicidio, mentre ha sempre negato lo stupro. Eppure i segni di quella infame violenza sono stati individuati dal medico legale nel corso dell'autopsia, così come gli investigatori hanno ricostruito la tragica sera che si concluse con l'orrenda morte di Federica. La ragazza aveva trascorso la serata nella discoteca Yates con la compagna di viaggio Stefania, poi era andata a fare una passeggiata con l'uruguaiano, conosciuto nel locale. Victor l'avrebbe accompagnata in un parco, a una decina di chilometri dall'albergo in cui alloggiava, l'avrebbe schiaffeggiata per stordirla, poi le sarebbe saltato addosso. Difficile per lei liberarsi e impedire la violenza: il giovane è robusto e pesa più di 100 chili. Quindi la ragazza sarebbe stata soffocata con una maglietta per evitare che denunciasse il suo aggressore.
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