Prof “bombardati” da mail e WhatsApp

Record del Newton-Pertini: 725 circolari digitali ai docenti in un anno. La Cgil diffida i dirigenti e invita i docenti a ribellarsi
CAMPOSAMPIERO. Troppe mail e WhatsApp a qualsiasi ora, anche fuori dal lavoro. E i docenti si ribellano. A far scoppiare il caso è il sindacato Flc Cgil di Vicenza, che "diffida" i dirigenti scolastici dall'inviare in questo modo circolari anche al di fuori dell'orario di lavoro. «Non si vogliono demonizzare questi strumenti di comunicazione», ha spiegato ai dirigenti scolastici il segretario provinciale Flc Cgil di Vicenza Carmelo Cassalia, come riporta
la Repubblica
, «ma non si può accettare che il controllo da parte del personale di comunicazioni fatte in questo modo sia considerato legittimo, quindi un obbligo. È bene sottolineare che il contratto di lavoro non prevede l’istituto della reperibilità, per cui nessuno è obbligato a controllare e, tanto meno, a rispondere agli eventuali messaggi di lavoro inviati dal proprio dirigente scolastico fuori dall’orario di servizio». Insomma, i docenti non sono tenuti a controllare fuori dall’orario di servizio cellulare e mail per essere sempre aggiornati sui comunicati dei loro capi. E sarà bene che il prossimo contratto tenga conto di questo problema alla luce dell’avanzare delle nuove tecnologie. È lo stesso sindacato a citare un esempio eclatante: agli insegnanti dell'istituto superiore “Newton-Pertini” sono arrivate 725 circolari, più di 2 al giorno, nell’anno scolastico 2016/17. «Si fanno quelle che servono», dichiarano in segreteria, «ci sono tanti adempimenti»». Non ne sono affatto turbati i docenti. «A volte ce ne sono anche di più» commenta Mario Maran, prof di matematica. «Forse non sono tutte necessarie», aggiunge Nicoletta Barutta, docente di Lettere, «ma siamo anche in tanti e con tanti indirizzi. Stiamo lavorando proprio ora per mandarne una e purtroppo arriva a tutte le classi. Bisognerebbe riuscire a filtrarle in maniera corretta. Per esempio all’indirizzo Moda non interessa la circolare di un altro settore e all’Itis una certificazione di competenza Spagnolo non serve perché non fanno Spagnolo». Per Daniela Bertazzoni, professoressa di Inglese, «le circolari sono un’opportunità ma non sono tutte interesse di tutti. Però», riflette, «ci sono insegnanti per più indirizzi e quindi mettere un filtro per chi le invia sarebbe un problema. Certo che a volte seccano perché si impiega tempo a leggerle, però in fondo è una questione di buon senso e un compromesso si può trovare».


«Saranno anche abbondanti, ma arrivano puntualmente e trovo ben spesi i 30 secondi per leggerle», è l’opinione del professore di Tecnologia e Disegno. «Abbiamo fatto unitariamente una diffida simile sul territorio di Rovigo, ma nessuna su Padova, anche se in realtà abbiamo fatto presente questa situazione al dirigente regionale dicendo che questa abitudine si sta purtroppo diffondendo sempre più da parte dei dirigenti», dichiara Stefania Botton, segretaria provinciale Cisl scuola di Padova, «tante volte i dirigenti non sanno quello che comunicano i coordinatori della loro scuola».


Giusy Andreoli


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