Proroga dell’anno accademico e nuovi aiuti agli studenti
Il Bo inizia a programmare i prossimi aiuti agli studenti in difficoltà economica a causa della pandemia. Sono stati discussi ieri in consiglio di amministrazione due forme di sostegno che l’ateneo metterà nero su bianco applicando due direttive nazionali. Si tratta della proroga dell’anno accademico 2019/2020, inclusa nel decreto “Mille proroghe” approvato a fine febbraio dal Parlamento, e di un sussidio per l’affitto degli studenti fuori sede derivante da una parte destinata alle università del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso delle abitazioni in locazione.
Per quanto riguarda la proroga dell’anno accademico, la normativa nazionale prevede lo spostamento del termine dell’anno 2019/2020 al 15 giugno 2021. Nel concreto, l’aiuto agli studenti è dato dalla possibilità di laurearsi entro il 15 giugno risultando di fatto laureati entro l’anno accademico precedente. Da un lato, quindi, chi è iscritto al primo anno fuori corso può rientrare nella durata normale del corso di studi, e quindi in molti casi avere accesso a un bonus nel punteggio di laurea; dall’altro lato ben più importante è la possibilità di non dover pagare le tasse universitarie per l’iscrizione all’anno accademico successivo. A Padova già da qualche anno ci si può laureare entro il 31 dicembre senza pagare la prima rata dell’anno appena iniziato: stavolta sarà così anche per chi discuterà la tesi entro il 15 giugno. Le 495 persone laureatesi a febbraio, le 1.387 di marzo e le 755 di aprile (dati provvisori) riceveranno un rimborso per la prima e la seconda rata già pagate, con una spesa per l’ateneo che si aggirerà intorno ai 3 milioni di euro, che verranno scalati dagli 11 milioni “avanzati” dai sussidi erogati nel 2020. Chi riceverà il rimborso non dovrà comunque restituire i benefici già erogati, borse di studio comprese. Non saranno però previste lauree last minute per rientrare nel termine: l’inizio della sessione di giugno slitterà dal 7 al 16.
Il nuovo bonus affitti riguarderà invece gli studenti con un contratto di locazione attivo in un comune diverso da quello di residenza, nel periodo tra febbraio e dicembre 2020, con un Isee inferiore ai 15 mila euro, che non abbiano già percepito altre forme di sostegno economico. A livello nazionale sono stati stanziati 20 milioni di euro, di cui 1,4 destinati al Veneto. La Regione ha poi a sua volta destinato 863 mila euro all’Università di Padova, che entro la fine del mese pubblicherà un bando per la presentazione delle domande. Ai beneficiari il canone di locazione sarà rimborsato interamente o parzialmente, dipenderà dal numero di domande rispetto ai fondi disponibili. —
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