Prosciugati i conti di altri condomìni

Valli, l’amministratore scomparso, gestiva complessi a Mestre, Treviso, Pianiga, a Santa Croce a Padova e a Noventa
Di Marta Artico

Non amministrava solo il condominio Park Ca’ Rossa a Mestre, Antoine Valli, l’ex amministratore irreperibile dal 7 febbraio e che adesso verrà denunciato per appropriazione indebita: si allunga la lista di unità immobiliari rimaste orfane di amministratore, dove i conti non tornano e si ripete il copione di quanto sta accadendo in via Ca’ Rossa, c’è chi dice siano addirittura 36.

I condomini. Una di queste è il fabbricato portuale 248 della Marittima, che ospita Venezia Terminal Passeggeri, la sede del consiglio di disciplina distrettuale dell’Ordine degli avvocati, una parte degli uffici di Apv Investimenti (società di gestione detenuta dal Porto di Venezia). La minestra è la stessa, gli ingredienti diversi. Mediocasa Mediocomm, che segue il caso Park Ca’ Rossa, ha preso in mano altre situazioni lasciate a metà, tra cui lo stabile della Marittima. È stato presentato l’esposto di scomparsa, sono in corso gli accertamenti per capire se siano state pagate le imprese di pulizie, di manutenzione e via. Beatrice Edel e Marco Lucietto cercano di comporre il puzzle anche del condominio Bellavista a Santa Croce a Padova e di due condomini a Noventa Padovana, il Monteverdi e il Tazzoli. All’appello ci sono le unità immobiliari in zona Fonderia a Treviso e un condominio a Pianiga. E chissà cos’altro.

Conti. I nuovi amministratori stanno eseguendo gli accertamenti, contattando le banche (Monte dei Paschi, principalmente, Unicredit e altri istituti), cambiando la firma nei conti correnti, per capire quanto c’è dentro. «Come negli altri casi», spiegano da Mediocasa, «qualche cosa pagava, qualche cosa no. Nei conti ci sono 50, 100 euro. ».

Pasticci. «Faceva girare i soldi da un conto all’altro, quando uno rimaneva vuoto, versava da un altro condominio. E poi i prelievi in contante». Per questo è difficile avere un dato preciso: «Un gioco di saldi e sommatorie, la differenza sarà il buco totale. In molti casi, infatti, le fatture sono state emesse e pagate solo a metà». Per ora, una certezza: i conti sono quasi a zero. «La gestione di Valli era fuori da ogni norma di legge», chiarisce, «le movimentazioni tra conti sono vietate, non era iscritto ad albi e associazioni, presentava bilanci non trasparenti, non si è mai adeguato alla normativa».

Piano di rientro. Nel condominio Ca’ Rossa, 300 garage oltre 100 appartamenti, 25 unità commerciali, dopo che sarà stilato un verbale dell’assemblea condominiale, ci sono 90 giorni per sporgere la denuncia per appropriazione indebita, avviare l’indagine e entrare nell’ufficio di Noventa Padovana dove lavorava Valli. «La burocrazia non aiuta», chiarisce Beatrice Edel, «ci vorranno mesi, bisogna mettere assieme i fascicoli, siamo in Italia. Il condominio Ca’ Rossa è avanti con le pratiche, altri sono più indietro».

Ammanco e banche. Sul buco, stimato da alcuni inquilini sui 300mila euro, l’amministratrice non si pronuncia.

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