«Pubblicità sfacciata dell’Università per i corsi H-Farm»

Pubblicità sfacciata, ed anche un po’ offensiva: è questa, fra le righe, l’accusa che i sindacalisti della Cgil dell’Università di Padova rivolgono all’ateneo, reo d’aver inviato a tutto il personale una mail (partita il 26 aprile scorso da welfare@unipd. it) relativa ai corsi di H-Farm, con un codice sconto dedicato. H-Farm è un incubatore di start up con sede a Ca’ Tron Roncade (Treviso), che si occupa anche di formazione imprenditoriale. Promuove, in particolare, corsi in ambito digitale (che costano da 8mila a 12mila euro) ed anche centri estivi per i più piccoli, che però sono a Treviso e costano intorno ai 500 euro a settimana. «Parole accattivanti» commenta la Cgil «per uno spot gratuito ad un’azienda privata. H-Farm Education ha in progetto di costruire un Campus di formazione (privato), un’ International School di eccellenza (cioè per ricchi), corsi principalmente in inglese, dalla scuola primaria all’Università, per un migliaio di studenti. Rette e tasse in linea con le ambizioni, cioè alte. La lunga mail parla di una convenzione per i campi estivi per i nostri figli, tra l’altro non certo economici e a decine di chilometri dall’ateneo (ha senso spendere quelle cifre per portare i bambini a Treviso?) e poi, con l’occasione, vengono pubblicizzati i “Percorsi scolastici di H-International School”, Master da 8mila a 12mila euro. Chi può permetterseli? Dobbiamo contrastare il messaggio sbagliato, diffuso in questi anni per cui il sistema universitario pubblico, così come tutte le altre istituzioni pubbliche, non è essenziale per la vita dei cittadini. E, per ultimo, forse dovremmo metterci d’accordo sul significato della parola “welfare”. Non vorremmo che la prossima proposta di convenzione sia con Bulgari, per sconti fino al 30% su orologi e collier…». (s.q.)