Quadri falsi, inchiesta verso le aste in tivù
Vira verso le aste televisive l’inchiesta sui quadri falsi sequestrati dalla procura di Padova. In settimana sono iniziati gli interrogatori per delineare le responsabilità in merito alla commercializzazione delle opere false. Ricettazione e associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione delle opere d'arte, visto che tra i quadri sequestrati sono state trovate opere rubate e poi rivendute. Sono queste le ipotesi di reato sulle quali da alcuni mesi sta indagando il pm Roberto D'Angelo. Si ipotizza che il giro si possa essere di alcune centinaia di migliaia di euro. Un'associazione con base a Padova si era specializzata nel vendere a ignari acquirenti, ma pure a gallerie d'arte qua e là, dei quadri d'autore falsi. Di originale, o di molto vicino all'originale, c'era solo il prezzo di vendita. Anche da 20.000 a 100.000 euro l'uno. Tra le menti dell'associazione truffaldina ci sono 4 padovani (due pittori) e una ventina di «compari» in tutta Italia. Erano proprio i pittori a realizzare le tele, che la mente della truffa commissionava con massima precisione. I falsi riguardano i maestri Corpora, Vedova, Pistoletto, Zpran Music, Gerard Schneider, Boetti, Guidi, Dorazio e Tancredi.
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