Quando l’amore matura nei campi

Un amore da Nord a Sud che ha come sfondo la passione per la campagna, tanto che la storia sarà ospitata domani, lunedì, pomeriggio nel programma di Rai3 Geo&Geo. Lui del Sud, lei del Nord. Stessa età e da quattro anni pure il medesimo lavoro: quello contadino, al punto da essere stati definiti “Giulietta e Romeo dei campi” padovani. Poco più che ventenni, Davide Russo siciliano e Mara Zulato, padovana di Baone, si conoscono in tenera età durante le vacanze siciliane della bionda “Giulietta” veneta. Anni di amicizia che sfociano in amore. Entrambi diplomati in una scuola alberghiera, a separarli restavano oltre mille chilometri di distanza. Fino al giorno in cui, Davide maggiorenne, raggiunge il Nord per unirsi a Mara prospettando qui il suo futuro. Ma dalla terra del sole e del mare, Davide porterà con se anche la passione per la campagna in cui è cresciuto. Nord per lui significava amore e lavoro, e per tre anni troverà occupazione fissa in un capannone industriale. Mentre Mara lavorava già in un bar della Bassa Padovana. Il sogno sembrava coronato e il futuro assicurato: per due anni Davide dimentica la terra e vive tra scaffali e pareti di cemento. «Intravvedevo i campi solo nel tragitto da casa ai capannoni» racconta Davide «e ogni volta qualcosa mi turbava». E’ quanto basterà al ragazzo per licenziarsi tre anni dopo, e rispondere al richiamo della terra. Molla tutto e prende in affitto dei campi da un contadino di Baone per dedicarsi alla coltivazione di ortaggi biologici, convinto che «coltivare naturale significhi amare se stesso e gli altri». In paese tutti lo vedevano come un sognatore ad un passo dal fallimento: «Qui» gli ripetevano i vecchi contadini «non se magna coi campi…!». Ma lui ostinato inizia a coltivare il suo sogno e i suoi campi. Un anno dopo Mara deciderà di seguire il compagno, licenziandosi per entrare a far parte della nuova azienda “L’Orto del Sole”. «Mi sembrò un salto al buio» racconta Mara «ma sentivo che la passione di Davide valeva questo passaggio». «Oggi i campi che coltiviamo sono diventati nostri, e nella stagione dei raccolti possiamo anche assumere qualche giovane bracciante agricolo. Sempre più giovani disoccupati in questi anni vengono a chiederci di raccogliere verdura, ma dopo essersi accorti di quanto duro è il lavoro nei campi, mollano tutto…». Oggi stagioni e luce sono diventati i loro unici datori di lavoro: «Non è facile, ci alziamo alle quattro del mattino e spesso restiamo nei campi fino alle nove della sera, con una produzione che spazia dai pomodori, meloni, angurie, zucchine, cavoli, insalate, peperoni e la “pastinaca” (la carota bianca), e una infinita gamma di varietà orticole che scomparsi dai mercati che porteranno con sé in trasmissione. La biodiversità è una ricchezza di sapori e gusti che vogliamo fare riassaporare alla nostra clientela. Prodotti che portano due volte alla settimana fino in città a Padova, nei mercatini “bio” il mercoledì a Ponte dei Tadi e il sabato alla Guizza in piazza Cuoco. Mentre ad ogni prima domenica del mese li si trova nel mercatino di Baone.
Antonio Guidolin
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