Quando mangiare male ti può fare ammalare

Siamo quello che mangiamo, e se ci ammaliamo è (anche) perché ci siamo alimentati in modo scorretto: è questo l’assunto che sta alla base del convegno «Medicina naturale e nutrizione: lifestyle per il proprio benessere» che si è svolto ad Abano. Fra le malattie di cui sopra c’è pure il cancro: «L’aspetto alimentare può contare fino al 70 per cento nella prevenzione dei tumori», afferma Paolo Bellingeri, medico responsabile dell’unità cure palliative dell’asl Al (Acqui Terme) e nutrizionista oncologico.
Cibi da prediligere.
Abbandonate ogni speranza: tutto quello che appare come “goloso” è potenzialmente “nocivo”. «La prima regola è: ridurre il sovrappeso. Secondo: per evitare le infiammazioni dei tessuti – continua Bellingeri – vanno evitati tutti i cibi acidificanti, prediligendo quelli alcalinizzanti. Evitare carne, insaccati, cibi contenenti grassi di derivazione animale (latte, latticini e formaggi compresi). Viceversa, incrementare i vegetali, i legumi, i semi oleosi (sesamo, noci), i cereali integrali, l’acqua. Un capitolo a parte lo merita il pesce: sì a quello azzurro (foto). Per le mamme l’imperativo è: allattate». L’alimentazione è uno strumento utile anche nel caso di terapia oncologica: «Per il paziente oncologico è importante ridurre il più possibile le proteine animali ed eliminare totalmente gli zuccheri raffinati». Già, ma come la mettiamo con decenni di educazione alimentare dai contenuti diversi? «Potenza del marketing. Ed errori da parte dei nutrizionisti, soprattutto quando raccomandano la merendina (magari confezionata) come spuntino: se hai bisogno di fare merenda significa che hai mangiato troppi carboidrati nel pasto precedente».
Funghi, micoterapia.
Pratica antichissima usata anche in Cina, la micoterapia sfrutta la proprietà dei funghi di “digerire” quel che ricavano da sostanze in decomposizione rendendole nuovamente biodisponibili. «I funghi medicinali (non quelli che si utilizzano in cucina) hanno proprietà particolari – spiega Fortunato Loprete, medico specialista in chirurgia pediatrica e ossigeno e ozono terapia – Ma essenzialmente sono molto ricchi di betaglucani e hanno proprietà immunostimolanti». Esistono sotto forma di integratori (in farmacia) e non comportano sovraccarico di tossicità. «A seconda della patologia per cui coadiuvare la terapia si può utilizzare uno specifico fungo. Non ci sono controindicazioni tranne nel caso di terapie anticoagulanti, ma è sempre opportuno confrontarsi con un esperto».
Smog, grotte.
C’è a Predoi una grotta la cui terapia è convenzionata col sistema sanitario nazionale: se si respira bene o meglio e ci si libera dalle scorie inquinanti, si vive meglio e ci si ammala meno. «Le sedute durano un paio d’ore ciascuna – spiega Vincenzo Di Spazio, medico di medicina complementare – Dopo gli esercizi respiratori, i pazienti stanno lì e respirano aria a 9°C e 98% di umidità. Lo shock termico è quello che permette di depurare le mucose infiammate, mentre le proprietà mineralogiche dell’ambiente di rame naturale sono antinfettive e immuno-modulanti».
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