Raccolta di viveri nelle sedi della Croce Rossa

Intanto Maserà fa la conta dei danni e chiede investimenti per il futuro
 
MASERA'.
Decine di pacchi di viveri per gli alluvionati da parte di cittadini, aziende alimentari, supermercati stanno giungendo in queste ore nelle sedi della Croce rossa italiana. Solo ieri pomeriggio dalla palestra di Maserà sono partiti per lo smistamento a Casalserugo due camion pieni. E da oggi apre anche un nuovo centro di raccolta, a Selvazzano, dalle 9 alle 12 nella sede del comitato della Croce Rossa in via Tasso, che si aggiunge alla sede di Maserà in via Olimpianti e a quella centrale a Padova, in via della Croce Rossa. Vengono raccolti alimenti non deperibili: scatolame (tonno, carne, ecc.), latte a lunga conservazione, biscotti secchi, pasta corta e passata di pomodoro in scatola. Smobilitato nel frattempo il centro di accoglienza in palestra perché gli ultimi 40 sfollati di Casalserugo sono stati ospitati negli alberghi termali. Intanto Maserà tira le somme dell'alluvione. Le vie allagate sono state via Pratiarcati, via Piagnon, un tratto di via Beccara e l'incrocio via Caim e via Piagnon. «L'acqua è entrata in 20 abitazioni - spiega il vicesindaco Gabriele Volponi - 13 quelle più colpite, ora cercheremo di stimare i danni e ci faremo portavoce per i risarcimenti. Serviranno fondi anche per sistemare le strade e i fossi che hanno ceduto. Con la protezione civile e i dipendenti comunali abbiamo consegnato 3.500 sacchi di sabbia che hanno contribuito a contenere i danni. Attualmente nessun residente di Maserà è fuori dalla sua abitazione. Non appena l'emergenza sarà finita dovremo discutere seriamente della sicurezza degli argini e dei dovuti investimenti». (n.s.)

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