Radon al Parco dei Tigli: «Area circoscritta nel seminterrato»

TEOLO. Sulla questione della probabile presenza di gas radon nel seminterrato della casa di cura Parco dei Tigli, sollevata dalla Uil-Fpl che in una nota chiede chiarimenti, la direzione della struttura sanitaria privata informa che, pur non essendo obbligata dalla normativa ad effettuare rilevamenti, ha ritenuto opportuno effettuare alcuni controlli nella struttura, in considerazione del livello di emissione naturale del gas nell’area dei colli Euganei.
«Alcune analisi preliminari hanno dimostrato un incremento dei livelli di radon rispetto a valutazioni precedenti che erano risultate negative», puntualizza in una nota la direzione. «I locali interessati sono collocati nel seminterrato e prevalentemente destinati a locali tecnici, magazzini, centrale termica, cella mortuaria nei quali non stazionano permanentemente i lavoratori. Gli unici dipendenti (3-4 unità) che svolgevano in modo prolungato i lavori in aree probabilmente contaminate sono stati collocati in altra sede a partire dal 23 luglio scorso, opportunamente informati e sottoposti a un programma di valutazione sanitaria; tutto il personale è stato informato con un comunicato affisso in bacheca il 5 agosto scorso».
La direzione della casa di cura privata Parco dei Tigli assicura la massima trasparenza nella gestione della questione. «Il problema verrà seguito dalla apposita commissione per la sicurezza e la salute dei lavoratori alla quale partecipano, oltre alla direzione aziendale e al rappresentante dei lavoratori, anche un fisico universitario, un medico del lavoro e un esperto di sicurezza dei lavoratori. Come previsto dalla normativa vigente i rilevamenti del radon devono proseguire per almeno un anno al fine di valutare le modifiche nel tempo dell’esposizione. Si conferma tuttavia che tutto il personale potenzialmente esposto è già stato allontanato dal rischio e che le aree di degenza a cui accedono i pazienti sono assolutamente indenni da rischio». —
Gianni Biasetto
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