Rapine, crack e bella vita presi i fidanzati terribili

Sono gli autori dei tre colpi messi a segno dal 29 ottobre al 4 novembre Arrestati dopo il quarto tentativo: dopo la fuga sono corsi a fare sesso in auto
Tentano la quarta rapina in sette giorni, scappano, si appartano in auto, fumano crack e si lasciano andare ad appassionate contorsioni sui sedili. Ma quali
Bonnie e Clyde
, questa è roba da
Pulp Fiction
. Con lei, 39 anni, origini metà chioggiotte e metà nordafricane, che solo qualche ora prima di essere ammanettata abbraccia il suo lui davanti a una pizza e immortala il momento magico. Cena e brindisi a spese delle tre povere anziane che in quest’ultima settimana sono volate a terra dopo lo strattone alla borsetta.


Fabio Zagolin, 36 anni, di Arzergrande e Laila El Jabbari, trentanovenne residente a Brugine, sono due anime prestate alla malavita, probabilmente proprio nel nome di una pippata di crack. Un po’ artigianale e un po’
trash
il sistema ideato per nascondere la targa della vecchia Punto. Un lenzuolo issato al portellone del bagagliaio, lo stesso che poi utilizzavano sui sedili come quando erano ragazzini. Sesso, droga e rapine. Una nuova china capace di dare eccitazione e adrenalina, oltre che soldi per pagare i vizi. La prova della loro euforia è proprio la foto scattata sabato notte nella pizzeria Clipper di via Bembo. Un selfie clamoroso con braccia alzate e sorrisi smaglianti, come dire: “In barba al mondo intero”.


Poi arriva la domenica pomeriggio ed è l’ingordigia a tradirli. Vogliono un nuovo brivido ma soprattutto hanno ancora bisogno di denaro. Quindi piazzano il solito lenzuolo a coprire la targa dell’utilitaria e si mettono a caccia alla Guizza. In via Algarotti vedono una donna a bordo strada. Sono le 14.30, tira vento, il cielo è grigio e in giro non c’è un’anima. Affiancano la donna, le chiedono un’informazione. Appena quella si china Laila El Jabbari agguanta la tracolla della borsa e tira. Tuttavia la vittima designata stavolta non è per niente anziana. È una cinquantenne moldava che riesce a opporsi al tentativo di rapina e quando quelli fuggono si attacca al telefono snocciolando dati alla polizia.


Tutte le volanti della Questura accorrono in zona e dopo una mezz’ora trovano la Punto nera con la targa ancora coperta. Era parcheggiata in uno spiazzo, coperta in entrambi i lati da due mezzi pesanti. I poliziotti scendono e circondano la vettura. Osservano dentro l’abitacolo e trovano i due aggrovigliati e mezzi nudi. Scatta la perquisizione. Nel bagagliaio ci sono tre borsette. Appartengono alle tre anziane rapinate nei giorni scorsi: il 29 ottobre in via Vittorio Veneto a Padova, il 2 novembre sempre a Padova in via Tre Garofani, il 4 novembre a Correzzola. Scatta l’arresto per entrambi. Fine dei brindisi.


e.ferro@mattinopadova.it


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