Rapine, furti e pestaggi: arrestato l’ultimo uomo della banda dei giostrai

NOVENTA PADOVANA. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Venezia nelle prime ore della mattina di giovedì hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Venezia nei confronti di Bruno Ciarelli, classe 1976, residente nel campo di via Matteotti (oggi via Serenissima). L’uomo era stato condannato a due anni e sei mesi di carcere. Quello notificato a Ciarelli è il primo provvedimento di pena definitiva emesso dal Tribunale di Venezia nei confronti degli appartenenti a una feroce banda di rapinatori. La Squadra Mobile veneziana aveva accertato la partecipazione di Ciarelli a un’associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di rapine, anche pluriaggravate e in concorso, e altri reati contro il patrimonio oltre a lesioni pluriaggravate. Le indagini erano state avviate nell’agosto 2010 dopo una sanguinosa rapina ai danni di un gioielliere di Jesolo, che fu ridotto in gravi condizioni dal violento pestaggio subito. Ferocia e modalità dimostrate nel corso dell’azione e tipo di obiettivo portarono a indirizzare gli investigatori verso un gruppo di giostrai veneti e, nella prosecuzione dell’indagine, a documentare l’esistenza di una vasta e articolata associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di efferate rapine. La vasta operazione dalla Squadra Mobile di Venezia si concluse il 28 dicembre 2012 con l’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere di una banda di pericolosi rapinatori formata anche da giostrai, responsabili di una serie di assalti a gioiellerie e banche del centro-nord Italia. Lungo l’elenco dei colpi messi a segno fra il 2010 e il 2011 dai 13 arrestati, 5 dei quali (fra cui Ciarelli) residenti in provincia di Padova. Nel padovano si ricordano la rapina dell’1 aprile 2010 alla Veneto Banca di Pozzonovo che fruttò 600 euro, l’8 giugno alla Carige di Vigonza (15.170 euro), il 14 giugno alla Cariveneto di Anguillara, il 18 giugno alla Cariveneto di Stanghella (8.465 euro), il 7 luglio alla Cariveneto di Saletto (7.725 euro), il 13 luglio all’Antonveneta di San Giorgio delle Pertiche (101.040 euro), l’1 agosto 2010 la tentata rapina all'Antonveneta San Giorgio delle Pertiche, il 22 agosto 2011il furto di un navigatore su un'auto parcheggiata a Fontaniva, il 27 novembre un furto in casa a Curtarolo. Altre numerose e redditizie rapine furono perpetrate dagli associati in altre province del Veneto e in Toscana.
Giusy Andreoli
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