Razziata l’auto del presidente della Scuderia Ferrari Club

Ladri all’opera domenica all’hotel Poppi di Mira Rubati 1.000 euro in contanti tutti i documenti del team e vari effetti personali
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FERRARI IN PIAZZA EREMITANI
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FERRARI IN PIAZZA EREMITANI

ABANO TERME. Una tre giorni di festa ad Abano, dedicata alle Ferrari, rovinata dal furto subito dal presidente dello Scuderia Ferrari Club Abano Terme, Giuseppe Fidanzia. Il furto è avvenuto domenica all’interno dell’auto del presidente del club, una Volkswagen Tiguan, parcheggiata all’interno dell’area dell’Hotel Poppi di Mira, sede dell’ultimo atto della tre giorni a tinte rosso Ferrari.

«L’ultimo pranzo dell’evento dedicato alle Ferrari alle Terme l’avevamo programmato a Mira», spiega il malcapitato presidente. «Tutte le Ferrari erano parcheggiate al Poppi. In mezzo c’era anche la mia auto. Evidentemente qualcuno deve averci inseguiti e deve quindi aver osservato tutti i movimenti. Più volte siamo andati a riporre in auto delle cose, pensando di metterle in sicurezza, e invece qualcuno ci stava osservando e nel pomeriggio, in un momento di tranquillità, ha pensato di aprire l’auto spaccando il finestrino posteriore destro».

I malviventi hanno fatto razzia non solo degli effetti personali di Giuseppe Fidanzia e della moglie Giovanna, ma anche di materiale, soldi e documenti riguardanti il club Ferrari. «Hanno portato via una valigetta di marca Ferrari con un’agenda contenente 700 euro in contanti, una cartellina con dentro documenti e diverse fatture del club, un portadocumenti contenente due carte di credito, due carte bancomat, personali e del club, la mia tessera personale, la patente, la tessera sanitaria e la carta d’identità».

Non contenti i ladri hanno portato via anche la borsa della moglie Giovanna. «C’era un portafoglio con 300 euro all’interno. In più c’erano due carte di credito, due carte bancomat, carta d’identità, patente e tessera sanitaria di mia moglie. Dentro alla borsa c’erano pure due mazzi di chiavi di casa e una macchinetta fotografica della Canon da 750 euro. Insomma un disastro». Fidanzia è andato ieri alla stazione dei carabinieri di Abano per sporgere denuncia. «Dispiace, perché l’evento è riuscito alla grande. Quanto successo a me non può rovinare comunque quanto di buono fatto». —

F.FR.

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