Regione e Provincia bloccano il progetto-Posta

ABANO TERME. L’Hotel Terme Posta diventa casa per anziani? Secondo Regione e Provincia non ci sono al momento i requisiti. L’idea di Pietro Merola, che assieme alla sua famiglia ha deciso di rilevare in affitto la struttura di via Tito Livio, sta trovando per ora lo stop da parte delle istituzioni, che hanno fatto presente all’imprenditore che l’autorizzazione a fare una casa di riposo è regionale e richiede tutta una serie di requisiti. La Provincia ha chiesto delucidazioni sul volantino fatto girare dai Merola per promuovere la nuova attività, tanto da ipotizzare quasi una pubblicità ingannevole. «Il volantino aveva solamente lo scopo di verificare se esiste interesse per l’iniziativa» sostiene Merola «Interesse che abbiamo trovato. Vogliamo dare la possibilità agli anziani di soggiornare in tranquillità per il resto della loro vita. Ci rivolgiamo principalmente a persone della fascia 70-80 anni autosufficienti, che magari vivono a casa da sole». Al momento l’Hotel può ospitare gli anziani solamente in regime alberghiero, come normali clienti. L’autorizzazione per aprire in Rsa deve arrivare infatti dalla Regione: «Noi vogliamo creare qualcosa di innovativo. Quando mandi un anziano in una casa di riposo finisce per ammalarsi. Al contrario noi vogliamo offrire l’opportunità di fare una vita migliore, di socializzare. Vogliamo creare qualcosa di diverso dalla Rsa. A una casa di riposo conviene tra l’altro tenere gli anziani allettati, piuttosto che gli autosufficienti, perché prende il doppio di contributo dalla Regione. Credo siano proprio queste case di riposo a sollevare il maggiore polverone contro di noi». Merola è tuttavia pronto ad adeguarsi: «Se riusciamo ad avere il nullaosta dalla Regione in regime alberghiero è meglio. La quota si aggirerebbe sui 40-50 euro al giorno. Altrimenti siamo pronti ad andare sempre in Regione per dar vita a una Rsa». In tal caso però ci sono degli standard rigorosi da garantire nei servizi, anche sanitari. «Ho già incontrato il sindaco per illustrargli l’iniziativa» conclude Merola, «attendo dalla Regione indicazioni su come adeguare la struttura, che nei nostri piani dovrebbe accogliere fra i venti e i quaranta anziani».
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