Restano chiusi dentro il cimitero maggiore: «E’ sequestro di persona»

CHIESANUOVA. Trenta minuti di paura chiusi nel cimitero Maggiore di Chiesanuova. E’ accaduto giovedì sera ad una coppia della Guizza, Rosanna Serra, 56 anni, e Amilcare Mazzucato, 64 anni. Secondo l’orario invernale il cimitero chiude alle 16. Ma alle 16.03 i due coniugi hanno trovato il cancello elettronico sbarrato e quello pedonale chiuso a doppia mandata. Sono seguiti alcuni minuti di panico.
«Prima di tutto ci siamo guardati intorno – racconta il marito – convinti il custode fosse in giro; pensando che un paio di minuti di tolleranza fossero assicurati. Quando il buio e il silenzio ci hanno convinto che non c’era nessuno, abbiamo cercato un numero telefonico da chiamare. Allora abbiamo scoperto, non poco sgomenti, che non c’era traccia di un recapito d’emergenza. Così abbiamo cercato di azionare il pulsante del cancello elettronico, ma non funzionava. Ci siamo visti persi e così abbiamo, come recitano le istruzioni, spaccato il vetro dell’interruttore d’allarme, che però non ha suonato. Ho scaricato la batteria del cellulare per avvertire la polizia. Gli agenti ci hanno detto che il cimitero è di competenza dei vigili urbani e ci hanno passato la linea. Quando hanno risposto i vigili, si è presentato anche il custode, in auto, come se dalla vettura si potesse vedere se c'erano delle persone rimaste chiuse tra tombe e cappelle. Tanto più che la sirena, che avvisa che il cimitero sta chiudendo, si sente appena. Naturalmente quando l'abbiamo sentita ci siamo affrettati ad uscire, eravamo anche vicini all’ingresso, ma per un po’ ci hanno chiuso dentro. Si vede che il guardiano ha accelerato le operazioni di chiusura perché c’erano pochissimi visitatori».
Un’esperienza che i signori Mazzucato non dimenticheranno tanto facilmente. L’ambiente cimiteriale, al freddo ed al buio, non è certamente dei più allegri, ma ad aggiungere beffa alla disavventura, ci hanno pensato gli agenti della municipale che hanno stilato il verbale minacciando i due sventurati di dover pagare anche le spese per il vetro rotto del dispositivo d'allarme. «Pago il vetro – ribatte il signor Amilcare – ma li denuncio per sequestro di persona. Il verbale non me l’hanno nemmeno fatto firmare e non so cosa abbiano scritto, perché sono scappati dopo aver ricevuto una chiamata dal comando. Sono 40 anni che frequentiamo il cimitero e quando c’erano i guardiani che facevano il giro con la bicicletta e il fischietto, queste cose non succedevano».
Solo ora che la brutta avventura è passata, Rosanna e Amilcare trovano lo spirito per riderci su.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova