Riapre il cantiere dell’asilo in via del Commissario

Chi temeva che il cantiere per la costruzione del nuovo asilo nido di via del Commissario rimanesse fermo per mesi può tirare un sospiro di sollievo. Dopo la perdita del certificato antimafia dell’imp...

Chi temeva che il cantiere per la costruzione del nuovo asilo nido di via del Commissario rimanesse fermo per mesi può tirare un sospiro di sollievo. Dopo la perdita del certificato antimafia dell’impresa a cui erano stati affidati i lavori, la Pi.Ca. Holding di Modena, e la conseguente revoca dell’appalto da parte del Comune, ieri il settore Edilizia gestito dall’assessore Paolo Botton ha affidato il cantiere a una nuova ditta: la Ruffato Srl di Borgoricco. Nella prima gara si era classificata quarta, ma la seconda in graduatoria non aveva più i requisiti richiesti dal bando, mentre la terza ha rinunciato. Sarà quindi l’impresa di Borgoricco a realizzare il nuovo asilo a Quattro Martiri, alle stesse condizioni economiche dell’azienda modenese bocciata dall’antimafia, di circa 1 milione di euro. La Pi.Ca aveva vinto l’appalto con un ribasso del 23,37 per cento, ma poi da Palazzo Moroni le avevano revocato l’affidamento a causa della perdita del certificato antimafia, indispensabile per lavorare nel settore pubblico. Nel frattempo la società ha presentato un ricorso al Tar della Lombardia, a cui il Comune ha deciso di opporsi affidando l’incarico all’avvocato milanese Luca Coppini. L’azienda, però, ha alle spalle una storia che negli anni scorsi finì anche sulle prime pagine nazionali: il titolare Francesco Piccolo, nel 2007, denunciò il boss dei Casalsei Michele Zagaria per aver subito minacce e intimidazioni. Visse per diversi anni sotto scorta, diventando un simbolo della lotta alla mafia. Ma nel 2015 la prefettura di Modena ha escluso la Pi.Ca. Holding dalla white list di chi può accedere alle gare pubbliche, perché avrebbe avuto rapporti proprio con la criminalità organizzata del casertano. Loro si sono sempre dichiarati estranei ai fatti e “semplici vittime”. (l.p.)

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