Rivoluzione per la nuova piazza Portello: «Non sarà solo pedonale»

PADOVA. Dieci giorni fa Massimo Bitonci diventava primo cittadino di Padova suonando la carica civica, più che quella leghista. Dopo aver partecipato alle prime cerimonie ufficiali parlando alla città, e dopo essersi liberato del peso delle nomine degli assessori, ha finalmente cominciato a fare il sindaco. Ieri mattina, prima di arrivare a palazzo Moroni con la sua Chrysler si è fermato al Portello dove attualmente sono in corso lavori pubblici per pedonalizzare l’area. Il Portello, infatti, sta cambiando totalmente volto e a breve diventerà una piazza. L’idea però non sembra piacere al nuovo sindaco, che ha già promesso di rivedere quasi totalmente il progetto della passata amministrazione. In realtà, i lavori sono a buon punto e se non fosse stato per un problema legato alle fognature sarebbero già stati completati più di un mese fa. Bitonci però non crede che pedonalizzare totalmente quell’area sia il piano migliore. Per questo, potrebbe invertire la rotta e cercare di intervenire in modo tale da concedere un transito minimo alle auto, non escludendo del tutto la viabilità.
Già a ottobre, quando l’idea di Ivo Rossi di realizzare una piazza divenne pubblica, molti residenti opposero resistenza organizzando diverse manifestazioni di protesta contro l’amministrazione. Nacque un movimento spontaneo contrario alla riqualificazione che però non venne preso in considerazione fino in fondo da Rossi, e alla fine dovette abbozzare e accettare di buon grado le decisioni dell’amministrazione.
Oggi l’aria è cambiata. Rossi non c’è più, ma diventa difficile tornare indietro anche se la giunta Bitonci starebbe già lavorando a un nuovo progetto. Il primo cittadino, che si è tenuto la delega dei Lavori pubblici, già nei giorni scorsi aveva annunciato di voler stracciare alcuni progetti trovati nei cassetti, a partire dalle piste ciclabili di corso Milano e di via Facciolati. Lo stesso potrebbe fare con il Portello.
Ieri, subito dopo il passaggio al Portello, Bitonci è arrivato a palazzo dove ha trovato ad attenderlo alcuni cittadini. Li ha ricevuti nel suo ufficio e ha ascoltato le loro richieste. Buona parte di loro ha confidato al nuovo sindaco la propria situazione, dichiarandosi spesso indigente e riponendo in lui la speranza di un margine di miglioramento futuro. Bitonci ha trovato anche la casella mail e la posta privata della sua pagina Facebook intasate da messaggi di complimenti e delle richieste più disparate (tanto che Bitonci stesso, non riuscendo a tenere sotto controllo tutto ha chiesto attraverso i social di utilizzare per scrivergli solamente l’indirizzo massimobitonci@gmail.com).
Dopo aver concluso gli incontri e aver risposto a qualche mail, ha incontrato i nuovi assessori ai quali ha dato le prime disposizioni burocratiche e logistiche e ha comunicato alcuni piccoli tagli su spese ritenute inutili, come quelle legate ad alcuni siti internet satelliti di Padovanet. Alle 12 in punto, quindi, era nella sede di Aps dove ha incontrato i componenti del Cda della partecipata, e dove ha iniziato a studiare le prossime mosse. Nel pomeriggio, quindi, ha ricevuto il suo collega veronese, con cui ha parlato del futuro delle due fiere venete. «L’aria sta cambiando» continuano a ripetere i dipendenti comunali.
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