Rogo al patronato San Lorenzo: fumo nelle stanze, anziani in fuga

Nel primo pomeriggio ha preso fuoco un quadro elettrico, danneggiate le stanze per il catechismo. Il parroco don Carlo : «Ho provato a salire per aprire una finestra ma mi sono sentito soffocare»
MALAGOLI INCENDIO PATRONATO SAN LORENZO DI ALBIGNASEGO
MALAGOLI INCENDIO PATRONATO SAN LORENZO DI ALBIGNASEGO

ALBIGNASEGO. Un denso fumo nero ha creato allarme e panico ieri pomeriggio, intorno alle 15, 30, all'interno del patronato di San Lorenzo, dove si trovavano una ventina di persone. soprattutto anziani. Il fumo, che ha reso in un attimo l’aria irrespirabile, si è sprigionato da un incendio divampato al piano superiore della palazzina e ha saturato le cinque stanze dove normalmente i bambini seguono le lezioni di catechismo. Ora sono inagibili, almeno fino alla loro completa sistemazione e ritinteggiatura.

Il rogo è scaturito da un quadro elettrico, nel quale un corto circuito ha innescato una fiammata, che si è propagata a una sedia che si trovava lì accanto. La sedia è andata completamente distrutta, senza fortunatamente intaccare altro mobilio, ma bruciando ha sviluppato un’enorme quantità di fumo nero, che ha saturato completamente la parte superiore del circolo parrocchiale, dove la domenica pomeriggio numerosi anziani sono soliti ritrovarsi per a bere un caffè al bar, scambiare due chiacchiere e giocare alle carte. Erano una ventina i presenti in quel momento. Alla vista del fumo sono tutti corsi fuori spaventati, in attesa dell’arrivo di una squadra dei vigili del fuoco. L’edificio del centro parrocchiale non ha subito danni strutturali, ma le cinque stanze dedicate alle lezioni del catechismo e alle attività parrocchiali sono completamente annerite. Non ha subito alcun tipo di danneggiamento nemmeno l'abitazione del parroco, don Carlo Daniele.

«Appena i vigili del fuoco me lo consentiranno andrò a controllare l'entità dei danni» racconta don Carlo, «anche se pare proprio che saremo costretti a ridare la tinta a tutte le stanze: dalle finestre aperte si vedono le pareti completamente annerite. Finché non sarà tutto sistemato, le lezioni di catechismo le faremo altrove. Quando mi hanno avvertito dell’incendio, ho cercato di salire al primo piano per aprire almeno una finestra, ma il fumo era talmente denso, che mi stavo soffocando. Così ho detto a tutti di uscire e siamo corsi fuori ad attendere i vigili del fuoco».

Il parroco ha comunque celebrato la messa, che doveva iniziare poco dopo, alle 16. «Ho officiato una messa brevissima, saltando l’omelia per correre a vedere lo stato in cui si trova il patronato. I miei parrocchiani saranno stati contenti» dice con un sorriso don Carlo. Adesso può finalmente tirare un sospiro di sollievo, perché tutto è finito nel migliore dei modi. Dopo la grande paura, gli anziani sono tornati più che contenti a riprendere le loro attività al pianterreno del centro parrocchiale, anche perché ieri pomeriggio faceva piuttosto freddo a stare all’aperto. Un piccolo gruppetto di ragazzini. invece, ha continuato a giocare a calcio tranquillamente per tutto il tempo, anche mentre i pompieri erano al lavoro per spegnere le fiamme e controllare le condizioni dell’edificio.

Subito dopo la messa, alcuni parrocchiani si sono soffermati all’esterno del patronato, preoccupati per quello che era accaduto e per le possibili conseguenze. E in un attimo la notizia ha fatto il giro del quartiere in quanto l’odore acre di plastica bruciata, prodotto da fuoco e fumo si sentiva a diverse vie di distanza.

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