Rossi: "Guerra contro l'Ascom del braccio armato del sindaco"
L'ex vicesindaco interviene sulla questione del commercio al dettaglio nel centro Grossisti: "Mi fu chiesto dall'Ascom perché solo l'abbigliamento aveva questo divieto"

..Parcheggi con servizio navetta in occasione del Concerto di Vasco Rossi allo stadio Euganeo PARCHEGGIO A PADOVA SUD, vicino centro Grossisti ..
PADOVA. "La soluzione vera è la liberalizzazione del mercato, anche perché con l'e-commerce e le nuove tecnologie è cambiato il modo di vendere. Queste guerre tra commercianti sono inutili". L'ex vicesindaco Ivo Rossi risponde così alle polemiche sulla variante al piano della zona industriale che reintrodurrà il divieto di vendere al dettaglio all'interno del centro congressi. La discussione è prevista lunedì in consiglio comunale.
"E' l’ennesima puntata della guerra in atto all’interno delle realtà associative del commercio padovano - sottolinea Ivo Rossi - Ricordo, solo per amore della verità, che la richiesta ci venne presentata dal Centro Grossisti e dall’Ascom, per porre fine ad una limitazione che riguardava solo una categoria fra tutte quelle operanti in zona industriale, e per mettere gli operatori nelle stesse condizioni di chi si trova ad operare a poche centinaia di metri di distanza, per esempio in comune di Saonara, dove non vigono queste limitazioni. In più, con questa modifica normativa, si rendeva impossibile agli operatori del centro ingrosso Cina di vendere ad dettaglio in quanto le superfici delle attività in nessun caso raggiungevano ed era impossibile raggiungessero tali metrature. Senza contare che in questo modo si rendeva trasparente la vendita al dettaglio, che per i grossisti titolari di propri marchi, poteva già avvenire senza il vincolo della superficie, sotto forma di spaccio aziendale di propri prodotti".
Secondo Rossi il mondo del commercio e della concorrenza oggi è molto cambiato: "Si potrebbe continuare con le grandi questioni relative alle moderne forme della concorrenza che l’e-commerce ha posto di fronte a consumatori e commercianti, sia al dettaglio che all’ingrosso. Ma è del tutto evidente che chi si immagina protagonista, per conto del sindaco, di una guerra contro l’Ascom e contro il suo vecchio presidente, ora al timone della Camera di Commercio (per giunta colpevole di far parte del Centro Grossisti sotto accusa), qualsiasi argomento sostanziale perde significato di fronte al valore simbolico della faida. Certo è che queste guerre, in cui i commercianti sono strumenti e non protagonisti, finiranno per danneggiarli ma, probabilmente, consentiranno qualche modesta carriera sulle spalle della categoria. Sono certo che l’attuale presidente Ascom Bertin saprà tutelare l’interesse della categoria che rappresenta e di chi l’ha preceduto".
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