Tre botteghe chiuse Sotto il Salone a Padova in poche settimane
Giù le serrande da Formaggi Giacomin, l’Umbria sotto il Salone e Artisti del Vegetariano. Cisotto, presidente del consorzio: «Spazi messi a bando entro l’anno»

Non succedeva da anni. Da alcune settimana Sotto il Salone, al centro del corridoio che si affaccia su piazza delle Erbe, ben tre botteghe hanno le saracinesche abbassate.
Si trovano davanti alla macelleria gestita dal giovane Mattia Carraro, erede naturale del mai dimenticato Francesco Collesei e la salumeria storica con dietro al banco proprio Nicola Collesei, figlio di Francesco.
Le tre botteghe che hanno chiuso i battenti sono: Formaggi Giacomin, chiusa dall’anno in cui è morto il capostipite Paolo Giacomin, che era stato anche presidente del consorzio “Il Salone” prima di Paolo Martin e Lucio Zulian; l’Umbria sotto il Salone, aperta meno di tre mesi fa da Luciana Zancanelli, la commerciante già nota in città per aver partecipato tanti anni al mercato “Europa in Prato”; ed infine Artisti del Vegetariano, aperta cinque anni fa dai coniugi Cristina Biollo e Massimo Penello e poi ceduta al gruppo F&de Group, guidato da Mirco Sanna e Roberto Imperatrice.
«Il bello è che i tre negozi chiusi confinanti si trovano nel cuore del Salone – osserva Lucio Zulian, che adesso lavora alla macelleria Borsetto ed è il coordinatore dei mantelli azzurri , i macellai che portano il Mento del Santo durante la processione del 13 giugno – Non è un bel vedere. Spero che vengano dati in concessione quanto prima possibile. Il Salone sta crescendo. È giusto vedere tutte le botteghe aperte».
Mattia Carraro racconta un particolare che non tutti conoscono: «La bottega umbra, dove erano in vendita soprattutto salumi e prodotti tipici, ha chiuso all’improvviso – sottolinea il giovane macellaio di Legnaro – La titolare Luciana Zancanelli ha portato via tutto dalla mattina alla sera. Prima di abbassare le serrande per sempre non aveva detto niente a nessuno. In pratica è rimasta aperta meno di tre mesi. Aveva aperto i battenti negli stessi giorni in cui era stato inaugurato anche il nuovo sushi gestito da una famiglia tornata dal Venezuela. Non ha aspettato neanche il tempo di farsi una clientela visto che non era mai stata Sotto il Salone».
Immediata la risposta del presidente del consorzio: «Ne ho già parlato con l’assessore Antonio Bressa – dice Alberto Cisotto, titolare della Bottega Veneta – Le tre botteghe saranno messe a bando pubblico entro la fine dell’anno. Probabilmente anche prima. A livello personale sono stato già contattato da commercianti interessati, ma naturalmente ci sono delle regole comunali da rispettare».
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