Salvadego guarisce ed è spedito dietro le sbarre
Non è più piantonato in ospedale e, da un paio di giorni, si trova in una cella della casa circondariale Due Palazzi Antonio Salvadego, il 49enne magazziniere appassionato di arti marziali che ha cercato di uccidere l’ex compagna e poi ha puntato la lama contro se stesso, ferendosi.
Le accuse? Tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e porto in luogo pubblico di un’arma. Il pm padovano Giorgio Falcone, titolare dell’indagine, ha deciso di affidare un accertamento medico legale al professor Guido Viel dell’Università per verificare tipologia e gravità delle ferite da taglio riportate dalla donna che, fortunatamente, non ha riportato lesioni gravi. Anche il legale di parte civile che tutela la vittima (il penalista Ferdinando Bonon) ha incaricato il medico legale Giovanni Ciraso di svolgere una verifica probabilmente per dare un “supporto” scientifico all’ipotesi accusatoria formulata.
Ed evitare che la difesa (il penalista Andrea Frank e l’avvocato Francesca Betto) possa tentare di giocare la “carta” di un reato meno grave come le lesioni volontarie.
L’agguato si verifica alle 8 del 26 luglio ad Albignasego, nel parcheggio del centro commerciale Galleria Roma. Sta per entrare nell’attività dove lavora da anni.
Appena scesa dalla sua auto, saluta la titolare. Salvadego appare all’improvviso e corre verso di lei: in mano tiene un coltello da cucina con una lama da 20 centimetri.
L’aggressione è immediata: lui urla «Adesso vedrai» e la colpisce con tre fendenti al collo, al braccio sinistro e al gluteo della gamba destra.
La donna chiede aiuto al vicino bar Roma, mentre un passante soccorre la ferita e Salvadego si allontana di qualche decina di metri all’interno della galleria dove si ferisce. Pur in gravi condizioni (sarà operato al polmone), non evita l’arresto. Tra i due c’era stata una relazione e una breve convivenza finita nel peggiore dei modi, tra pestaggi, scenate e minacce.
Già denunciato dall’ex moglie per violenze domestiche, Salvadego era stato lasciato dalla donna che, il 30 giugno, aveva presentato denuncia: a giorni era atteso a carico dell’uomo il divieto di avvicinamento all’ex compagna. —
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