Sartoria digitale fai da te crescita del 20% ogni anno

Terrassa Padovana: Piergiorgio Silvestrin e la moglie hanno creato Lydda Wear Offerto vestiario su misura per le disabilità senza nemmeno un dipendente

Crescere del 18-20% all’anno dall’inizio della crisi lavorando solo on-line e offrendo vestiario su misura per le disabilità senza nemmeno un dipendente. È questa la realtà che vive Lydda Wear dal 2008, l’azienda di Piergiorgio Silvestrin, artigiano di Cna che fino al 2000 era titolare di un’impresa tessile che lavorava per le grandi case di moda italiane. «In quegli anni tutti i nostri colleghi stavano prendendo la via della Romania e degli altri paesi dell’Est per seguire l’onda delle delocalizzazioni», ricorda Silvestrin. «A noi l’idea non piaceva e abbiamo scelto di chiudere. Ma restare con le mani in mano non mi è mai piaciuto e si è fatta strada un po’ per volta l’idea di creare una nuova realtà che si occupasse delle esigenze dei portatori di handicap. Le tecnologie stavano avanzando velocemente e abbiamo atteso di avere strumenti adeguati. Poi, nel 2004, abbiamo messo in piedi il primo nucleo di Lydda Wear ma ancora non avevamo il polso della situazione. Abbiamo imparato, stretto relazioni e sperimentato per altri 4 anni e nel 2008 siamo partiti in grande stile».

Sebbene di dipendenti Lydda Wear non ne abbia neppure uno, Silvestrin parla al plurale perché il suo progetto è stato condiviso fin da subito dalla moglie Catia, biologa che ora si occupa di web e degli aspetti scientifici del vestiario per disabili che l’azienda propone. «Sono un sarto come mio padre prima di me», chiarisce Silvestrin, «ma ho capito subito che tra i modelli realizzati in cartone e quelli in digitale con Cad la differenza è abissale sia per tempi che per precisione del risultato. Io e Catia abbiamo creato un e-commerce dove offriamo ai nostri clienti modelli già strutturati per le diverse tipologie di disabilità. I nostri utenti li scelgono e compilano una breve scheda che ci fornisce alcuni dati e misure essenziali. Poi mandiamo loro a casa alcuni prototipi che provano e che ci rimandano con le loro osservazioni. Noi li perfezioniamo secondo le esigenze di ciascuno e le inviamo in via definitiva assieme ad un catalogo di tessuti che possono consultare per i prossimi ordini».

E la sartoria digitale su misura di Terrassa Padova ora fattura 400 mila euro, servendo oltre 7.000 clienti in tutta Italia. «Dal 2008 ad oggi siamo cresciuti del 18%-20% ogni anno» conclude il titolare di Lydda Wear «e gli spazi di crescita sono enormi. Riesco a fare quasi tutto da solo e per ora dipendenti non me ne servono. Sono contento così: lavoro con strumenti avanzati, continuo a fare il lavoro che ho fatto per tutta la vita e risolvo problemi concreti per tanti persone in difficoltà».

Riccardo Sandre

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