Sbagliano l’intervento 17enne operato al pene per nulla

Invece di togliergli una cisti, i chirurghi gli fanno una frenuloplastica. Costretto a tornare sotto i ferri, fa causa per lesioni all’ospedale di Schiavonia
Schiavonia, 23 Feb 15.Nuovo Osp. di Schiavonia ricovero al P. Socc.Ph. Zangirolami
Schiavonia, 23 Feb 15.Nuovo Osp. di Schiavonia ricovero al P. Socc.Ph. Zangirolami

MONSELICE. Entra in sala operatoria ma sbagliano intervento: invece di togliere una cisti dal pene gli fanno una frenuloplastica, ossia lo incidono longitudinalmente, suturandolo poi con 12 punti. La disavventura è accaduta a un diciassettenne di Ospedaletto Euganeo. Si era sottoposto il 22 dicembre scorso a una visita urologica per una neoformazione al pene. Il medico ha visto un piccolo nodulo che si è deciso di asportare. L’intervento è stato programmato in day surgery ed eseguito all’ospedale “Madre Teresa” di Schiavonia il 24 marzo scorso.

Il minorenne entra in sala operatoria ed esce dopo un’ora e mezza. Crede sia andato tutto bene. Ma sbaglia. Dopo mezz’ora una dottoressa gli comunica che la lesione da asportare c’è ancora e che, per errore, è stata fatta una frenuloplastica, ma di non preoccuparsi, perché, forse più avanti, andava fatta comunque.

Un paio d’ore dopo il ragazzo torna sotto i ferri e con una nuova anestesia viene asportato il nodulino e suturato con due punti. Ora il diciassettenne ha presentato, con l’avvocato Stefano Fratucello, una querela per lesioni personali ai carabinieri di Este con richiesta di danni. Non ha subito nessun danno permanente, ma quella lunga incisione non andava fatta.

«Di fatto ho subito un intervento chirurgico di frenuloplastica non necessitato da alcuna urgenza, non giustificabile sotto il profilo di un vantaggio per la mia salute e per il quale non ho prestato alcun consenso al trattamento sanitario», scrive il paziente nella denuncia. «È pacifico quindi che ho subito delle lesioni con una suturazione di 12 punti obiettivamente rilevabili. Lesioni che sono conseguenza di un trattamento sanitario non voluto, non necessitato né giustificabile».

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