Sbagliata l’operazione al pene: 17enne denuncia il chirurgo
Ospedale di Schiavonia: il ragazzo è rimasto quasi circonciso, il pm si appresta a chiedere il processo per lesioni personali colpose. L’intervento corretto è stato eseguito solo in un secondo momento

MONSELICE. Entra in sala operatoria per essere sottoposto a un intervento chirurgico per l’asportazione di una chiazza dal prepuzio del pene e si sveglia quasi circonciso. Sottoposto invece che all’operazione prevista a una - non richiesta e non necessaria - frenuloplastica, intervento che comporta l’asportazione del frenulo, ovvero del “filetto” che collega glande e prepuzio. Un risveglio choc per un diciassettenne che l’anno scorso aveva affidato il “gioiello di famiglia” a un medico chirurgo dell’ospedale di Schiavonia.
L’errore in sala operatoria è costato alla dottoressa F. M. una denuncia da parte del malcapitato paziente - che punta evidentemente a un risarcimento danni - e, chiuse le indagini a suo carico, è arrivato l’avviso di garanzia per il camice bianco. Il pubblico ministero Benedetto Roberti si appresta quindi a chiedere il processo per il medico. L’ipotesi di reato è di lesioni personali colpose.
Il diciassettenne è entrato in sala operatoria il 24 marzo 2016: l’intervento era finalizzato all’asportazione di un’area biancastra comparsa sul prepuzio. Il chirurgo, la stessa dottoressa che aveva visitato il paziente solo due giorni prima, ha eseguito invece una frenuloplastica al pene, per la quale non era stato dato alcun consenso. L’intervento non era né previsto né necessario. Secondo l’accusa il medico avrebbe così causato al giovane “una ferita chirurgica non necessitata di carattere permanente e non suscettibile di miglioramenti”. Indietro, insomma, non si torna. L’intervento ha poi comportato una convalescenza di venti giorni.
L’operazione corretta è stata eseguita solo successivamente, quando è risultato evidente che quella a cui era stato sottoposto il diciassettenne era stata sbagliata. Al medico il pubblico ministero contesta quindi la negligenza e l’imprudenza non solo in quanto fatto in sala operatoria ma anche nel leggere prima e in preparazione dell’intervento le valutazioni pre-operatorie che lei stessa, pochi giorni prima, aveva redatto. Il fatto è che la nuova “fisionomia” del suo pene non ha per nulla soddisfatto il giovane che, pur consapevole che non potrà riavere il suo frenulo, non vuole soprassedere con chi ha trattato con tanta superficialità uno dei suoi “beni” più preziosi.
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