Schiacciato dal camion durante una manovra

CAMPODARSEGO. Tragedia alle Officine meccaniche Guidolin, in via Bassa Prima 133 a Reschigliano. Un padroncino che stava effettuando una manovra di carico di trucioli di ferro all’esterno di un capannone ha perso la vita in maniera orrenda, schiacciato dal ribaltamento del cassone scarrabile del suo camion “Scania”. La vittima è Mirco Trento,47 anni, di Monselice. Il mortale infortunio sul lavoro è accaduto ieri poco prima delle 11. Trento era arrivato alla Guidolin al mattino per fare un carico di materiale ferroso, com’era solito fare da anni. Si era posizionato nello scoperto retrostante l’azienda, fra due capannoni. Poco dopo aveva iniziato l’operazione di carico manovrando il cassone dalla cabina del camion. Non si capisce bene cosa possa aver determinato lo sbilanciamento del cassone: forse ha raccolto troppo materiale, forse si è rotto uno stabilizzatore e il movimento ha provocato il ribaltamento del cassone e con esso anche della motrice. Per Trento, che era affacciato al finestrino per controllare la manovra, non c’è stato scampo. L’urlo disperato dei presenti che avevano assistito alla disgrazia ha richiamato l’attenzione di tutta la ditta. Alcuni operai hanno avvertito immediatamente i responsabili della Guidolin, che hanno allertato il 118, il 115 e i carabinieri. In via Bassa Prima si sono precipitati tutti, con le sirene spiegate. Da Padova si è anche levato l’elisoccorso, atterrato pochi minuti dopo nel piazzale dell’azienda. Ma l’uomo era deceduto all’istante. Per estrarne il corpo da sotto il mezzo pesante c’è voluto l’intervento di una gru dei vigili del fuoco di Padova. La salma è stata coperta con un telo in attesa dell’arrivo degli ispettori dello Spisal dell’Usl 15 Alta Padovana. Lo Scania è stato messo sotto sequestro. Alla Guidolin sono arrivati anche alcuni famigliari di Trento, colti dalla disperazione. L’azienda ha dato loro tutta l’assistenza possibile in un momento di grande strazio. Avuto il nulla osta, la salma della vittima è stata accolta all’obitorio dell’ospedale di Camposampiero.
Occhi rossi e poca voglia di parlare alla Guidolin, importante azienda del territorio campodarseghese che occupa una settantina di lavoratori. Oltre la porta i singhiozzi di qualcuno. Probabilmente non si rendono conto nemmeno in ditta di come possa essere accaduto un infortunio del genere: Trento era un lavoratore molto attento e scrupoloso. «Collaborava con noi da anni» dicono dalla direzione della Guidolin «Il momento è delicato. La dinamica è in fase di studio, non capiamo cosa possa essere successo. Noi ci siamo mossi subito per chiamare i soccorsi e abbiamo fatto quello che abbiamo potuto». Alla Guidolin i turni non si sono fermati, gli operai hanno continuato ad entrare all’orario stabilito dando il cambio ai colleghi. La ditta, operativa dal 1969 come azienda terzista per le lavorazioni meccaniche di precisione, è un’importante risorsa per Campodarsego ed è economicamente sana. Questo lutto addolora sia la proprietà che le maestranze, che conoscevano bene Trento.
Dalla Cisl di Padova e Rovigo c’è un appello al governo per porre subito un freno alle morti sul lavoro: «Salute e sicurezza devono essere subito rimesse al centro dell’agenda» dice il segretario generale Sabrina Dorio nell’esprimere tutto il proprio dolore e rabbia per l’ennesima tragedia sul luogo di lavoro. «L’incidente mortale avvenuto alla Guidolin Officine Meccaniche dimostra come, nonostante le statistiche parlino di una riduzione degli incidenti sul lavoro, si continui a morire» aggiunge Dorio «La Cisl esprime la propria vicinanza alla famiglia del lavoratore scomparso. Occorre unire gli sforzi di tutti, affinché il lavorare in sicurezza diventi la priorità assoluta. L’incidente odierno è un evento inaccettabile, che ancora una volta lega il lavoro ad eventi di tragica attualità che ci devono far riflettere ancor più in un contesto di grave difficoltà economico-sociale su quanto sia indispensabile mantenere viva l’attenzione sulla formazione e sulle norme di tutela che regolano il lavoro delle persone. Dobbiamo garantire sicurezza e prevenzione, che devono sempre essere applicate a prescindere dalle complessità organizzative dei contesti che viviamo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova