Sciopero dei benzinai, a Padova adesione oltre il 60%

PADOVA. Fumata nera, ieri, all’incontro che, a Roma, i sindacati dei benzinai Faib Confesercenti, Figisc Confcommercio e Fegica Cisl hanno avuto con le controparti. Lo sciopero dei benzinai è confermato. Le pompe resteranno chiuse dalle 19 di martedì sino alle 7 di venerdì 14 dicembre. Quelle lungo le autostrade, invece, chiuderanno dalle 22 di questa sera sino alla stessa ora di giovedì. Scontate, naturalmente, le code degli automobilisti davanti ai 300 impianti di Padova e provincia per tutta la giornata di oggi.
In genere la serrata riguarderà i distributori delle compagnie petrolifere più note, ad esempio quelli con i marchi Esso, Erg, Shell, Q 8, Agip-Eni, ma non quelli che fanno parte del circuito delle cosiddette pompe bianche, tra cui gli impianti della San Marco Petroli e dei gruppi Bega, Costantin e Beifin. A conti fatti, si prevede che, nei due giorni di sciopero, chiuderà almeno il 60% degli impianti di rifornimento. «Le compagnie ci stanno prendendo in giro da troppi anni» sottolinea Mario Rosina, segretario regionale della Faib, «ancora oggi il margine di guadagno dei benzinai per ogni litro di carburante è di soli 0,04 centesimi, pari alle 80 lire di una volta. Le Sette Sorelle scaricano da anni i costi promozionali e pubblicitari sui gestori. Intanto la vendita del carburante ha subìto un calo del 25%. Il Governo fa poco e niente per una reale razionalizzazione della rete e per venire incontro ai bisogni dei benzinai». Diversa la posizione di Paolo Padoan, presidente del sindacato Gestori Impianti Carburanti: «I nostri associati non parteciperanno allo sciopero perché in questa vertenza il governo non c’entra». Domani 50 gestori partiranno da Padova alla volta di Roma, dove parteciperanno alla manifestazione davanti a Montecitorio, organizzata da Faib, Fegica e Figisc.
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