Scolari e anziani assieme per gioco, canto e recite

Piove: nella Rsa di via Botta in scena i laboratori intergenerazionali del Craup Nonni e bimbi sono rimasti assieme per molte attività, bis l’anno prossimo
Di Alessandro Cesarato

PIOVE DI SACCO. Bambini e ragazzi del territorio protagonisti dei laboratori intergenerazionali al Craup. Nel corso del 2016 le tre strutture per anziani gestite dal Centro residenziale per anziani “Umberto I” sono state teatro di occasioni di incontro e scambio tra gli anziani ospiti ed i bambini del territorio. Hanno partecipato attivamente al progetto di laboratori intergenerazionali anche ospiti che normalmente rifiutano il coinvolgimento in attività di gruppo. I piccoli, dal canto loro, superata la leggera diffidenza iniziale, si sono relazionati agli anziani con spontaneità e semplicità. Molteplici sono state le iniziative organizzate e gestite dagli educatori delle tre strutture.

Nella Rsa di via Botta, da Carnevale a Natale, i bambini sono stati i protagonisti principali di attività di gioco, canto, recita, festa e dialogo, nelle quali gli anziani hanno valorizzato il proprio bagaglio esperienziale, preziosa eredità che può essere trasmessa solamente con la condivisione, l’ascolto e l’apertura. Sono intervenuti, accompagnati dai loro insegnanti, catechisti e, talvolta, genitori, i ragazzi della scuola “Regina Margherita” e dell’istituto “De Nicola”, i bambini delle parrocchie di Piove di Sacco, Corte, Arzergrande, Brugine, Sant’Anna e Campolongo Maggiore e, infine, i ragazzi dei gruppi scout cittadini. Anche alla casa soggiorno di via San Rocco gli anziani hanno potuto godere della presenza di giovani e ragazzi grazie a canti, musica e giochi di società.

Qui sono passati i ragazzi delle scuole elementari di Polverara e di Galzignano Terme, i bambini della scuola dell'infanzia di Piovega, i bambini della scuola primaria “Umberto I”, il gruppo di catechismo di Polverara e i ragazzi della parrocchia di Codevigo. Iniziative analoghe si sono svolte poi anche nella struttura di Stra, nel veneziano. Il progetto, in definitiva, ha dimostrato che l'incontro tra giovani e anziani della casa di riposo è di grande importanza sia per gli anziani, per farli sentire parte attiva del territorio e vera risorsa per la società, sia per i giovani, che hanno l'opportunità di apprezzare le qualità degli anziani, la loro esperienza accumulata, ma soprattutto comprendere che la fragilità è espressione di umanità e può rappresentare un dono.

Visto il successo e la positività degli incontri, il progetto e le varie iniziative di incontro intergenerazionale saranno riproposte nelle tre strutture anche nel 2017, con un calendario ancora più fitto di eventi.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova