Scomparsi atti del processo Levio Loris

GRANTORTO. Alcune intercettazioni sono sparite. E sembra anche qualche faldone tra i 25 totali del procedimento penale a carico di Loris Levio, protagonista dell’inchiesta decollata nell’estate del 2009 su un traffico illecito di rifiuti. Il 56enne imprenditore di Grantorto, arrestato il 24 giugno 2009 assieme alla compagna cinese Mingming You, ha chiuso il conto con la giustizia patteggiando tre anni. La donna ha preferito affrontare il processo; per il patteggiamento hanno optato altri dipendentii e pure l’ex maresciallo Giorgio Marcon, all’epoca comandante della stazione dei carabinieri di Gazzo (sei mesi), coinvolto nello scandalo perché aveva violato l'obbligo del segreto avvertendo in due occasioni Loris Levio di altrettanti imminenti controlli. Che cosa è accaduto? Tra dissequestri, riti alternativi su reati di competenza distrettuale e ricorsi ad altri organismi giurisdizionali, faldoni e intercettazioni (nel frattempo cancellate dal server del tribunale di Padova) hanno “viaggiato”, perdendosi per strada. Per finire dove, al momento, nessuno lo sa. Fatto sta che parte della documentazione giudiziaria non si trova, mentre alcune intercettazioni sono state recuperate perché le parti (i difensori) avevano fatto copia. Intanto davanti al tribunale di Padova è in corso in primo grado il processo nei confronti della compagna e di alcuni dipendenti coinvolti nell’indagine. Secondo quanto emerso nel corso dell’inchiesta, dagli impianti dell’azienda partivano container di rifiuti miscelati senza alcun rispetto delle norme che impongono trattamenti differenziati per gli scarti tossici, diretti in Asia. E tutto ciò grazie a falsa documentazione.
Cristina Genesin
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