Scuola Italiana Design al via In 5 anni più 75% degli iscritti

Inaugurato il nuovo anno accademico: 270 gli studenti, formate nove classi Il tasso d’occupazione a 12 mesi dal diploma risulta superiore al 90 per cento
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ANNO ACCADEMICO SCUOLA DESIGN
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ANNO ACCADEMICO SCUOLA DESIGN



Gli iscritti sono aumentati del 75% in cinque anni, il bilancio è passato da una perdita consistente all’attivo, i docenti che erano 10 sono diventati 35. E i diplomati, in gran parte, trovano lavoro in meno di tre mesi. Quella della Scuola Italiana di Design (l’accademia internazionale di Design del Galileo Visionary District) è una storia di successi personali e imprenditoriali, che trovano quotidianamente conferma nell’interesse crescente da parte aziende e nella soddisfazione degli allievi.

IL NUOVO VIA

Ieri l’apertura del nuovo anno accademico all’auditorium del Centro Culturale San Gaetano, dove per l’occasione un parterre di relatrici (tutte donne) ha raccontato la propria idea di «design life» al femminile. «Abbiamo voluto sposare questa prospettiva» spiega Francesca Gambarotto, presidente del Parco Scientifico Galileo «per far sì che gli studenti riuscissero a percepire il ruolo delle donne nella vita quotidiana. Parliamo della loro attitudine alle relazioni, al prendersi cura, alla capacità di ascolto ed anche al coraggio di portare tenacemente avanti i propri obiettivi. Dalle nostre riflessioni è emerso che oggi più che mai è importante il ruolo del femminile per salvare il pianeta, per passare da un’economia lineare ad una circolare, per rimettere al centro le relazioni e le soggettività. La prospettiva femminile è diversa da quella maschile, pone l’attenzione su altre componenti della vita e manifesta il suo potere con altre modalità. Lunedì potremo presentare alle ragazze e ai ragazzi uno spaccato di declinazioni di questo potere».

la storia

L’Accademia esiste da oltre 25 anni, ma sta vivendo una nuova giovinezza dal 2014, quando a prendere le redini dell’istituto sono arrivati Francesca Gambarotto ed Emiliano Fabris, rispettivamente presidente e direttore del Parco Galileo. «Eravamo in perdita di oltre un milione di euro» ammette Fabris, «la scuola aveva circa 150 studenti e una decina di insegnanti. In cinque anni abbiamo rimesso i conti in equilibrio e ora, con il bilancio, siamo in attivo per 4.900 euro». Quest’anno si festeggia un nuovo record di iscritti (270, +18% rispetto al 2018) e la chiusura di un ciclo di crescita che porta a nove le classi di studi della scuola. Non sono numeri piccoli, considerando anche che la Sid è una scuola un po’ d’élite: le rette si aggirano intorno ai 5mila euro l’anno, ma va detto che il tasso d’occupazione a 12 mesi da diploma supera ampiamente il 90 per cento. I ragazzi lavorano da subito a contatto con le imprese (fra le tante: Maschio Gaspardo, Unox, Silicomart, Euronda, Breton, Perletti, Helvi, Gosetto, la multinazionale anglo-israeliana Ketter e la giapponese Nidek), con attività di workshop che possono durare una settimana o un weekend. Poi, al terzo anno, la formazione si sposta tutta in azienda, con progetti che durano un trimestre ciascuno. Al termine, lo studente sostiene l’esame finale e riceve l’attestato di qualifica professionale in Design e Comunicazione del prodotto rilasciato dalla Regione Veneto (e valido in tutto il territorio nazionale). —



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova