Scuola, mensa e tempo prolungato un rebus per oltre 4.300 famiglie

Padova
Sono oltre 4.300 le famiglie padovane che in questi giorni si trovano di fronte ai rebus mensa e tempo pieno.
A un paio di settimane dall’inizio dell’anno scolastico, che a Padova conta 400 alunni in meno rispetto a quello recedente, quello che più preoccupa i genitori che hanno l’esigenza di lasciare i figli a scuola fino al pomeriggio, è il rischio che venga sospeso il tempo pieno. In ballo ci sarebbero 3.200 bambini che frequentano le elementari e 1.100 ragazzini che frequentano le medie. Alcune scuole, infatti, non avendo spazi adatti per garantire il distanziamento sociale durante l’ora di pranzo, stanno valutando la possibilità di sospendere il servizio mensa e di mandare di conseguenza gli alunni a casa in anticipo.
«Ci siamo impegnati a garantire la mensa per entrambe le materne, ovvero la Vittorino Da Feltre e la Fornasari. Per quanto riguarda le scuola primarie la mensa sarà disponibile solo alla Luzzato e non più alla Ardigò. Alle medie Mameli e Pascoli è invece sospesa» spiega Andrea Muto, dirigente del Secondo Istituto Comprensivo «abbiamo un consiglio d’istituto l’8 settembre, durante il quale metteremo a punto la questione dei turni nelle mense e quella dell’inevitabile riduzione dell’orario scolastico per alcune scuole. Per quanto riguarda spazi e distanziamento vogliamo garantire una distanza superiore al metro, che a mio parere sarebbe troppo poco».
Così come il dirigente del secondo comprensivo anche gli altri presidi si stanno attrezzando per affrontare al meglio la ripartenza nel nome del distanziamento. Certo ci sono da organizzare le classi ma c’è anche da gestire il servizio mensa. «La mensa nelle nostre scuole verrà garantita, non sappiamo ancora se verrà effettuato il cosiddetto scodellamento o se ogni alunno avrà la sua monoporzione», dice Concetta Ferrara, dirigente scolastico dell’Undicesimo Istituto Comprensivo, di cui fanno parte le scuole Manin, Randi, Valeri, Zanibon e la scuola secondaria Vivaldi «in questi giorni capiremo se per qualche classe sarà necessaria la consegna della monoporzione in aula, ma ci auguriamo di no. Questa sarebbe l’ultima spiaggia ma non si può ancora escludere del tutto».
Se molti sono i punti non ancora definiti per quanto riguarda il pranzo nelle scuole, ciò che pare certo è che il servizio mensa partirà da lunedì 5 ottobre. «Sarà tutto organizzato per turni. Noi li avevamo anche prima a dire il vero, dobbiamo solo cercare di trovare una soluzione per non avere l’orario di pranzo troppo dilatato» spiega Benedetta Ruscica, dirigente scolastico del Quarto Istituto Comprensivo, di cui fanno parte la scuola dell’infanzia Il Quadrifoglio, le primarie Salvo D’Acquisto e Rosmini e la secondaria di primo grado Zanella «stiamo valutando di utilizzare la palestrina della Salvo D’Acquisto per farci la mensa. Entro la prima settimana di settembre dovrebbe essere tutto più chiaro».
Quasi tutti i presidi si sono organizzati dividendo gli studenti in turni decisi in base alla capienza degli spazi a disposizione. «Mentre alla materna Clair abbiamo due ambienti che fungono da mensa, per cui non è necessario fare turni, al Gesù Maria il pranzo dovrà necessariamente essere organizzato in due turni da 50 bambini. Uno alle 12 e uno alle 13. I più piccoli manterranno gli orari scolastici standard, ossia 4 ore, pranzo-ricreazione, 2 ore. I più grandi invece faranno 3 ore, pranzo-ricreazione, 3 ore», spiega Lara Cortelazzo, direttrice delle scuole paritarie Clair, Bambin Gesù, Centro Infanzia Carpanedo e altre ancora «i refettori di tutte le scuole sono stati analizzati da ingegneri che hanno studiato gli spazi e deciso la disposizione di tavoli e sedie». Per quanto riguarda i pasti Lara Cortelazzo ha un piano ben preciso per le scuole che dirige: «Dove abbiamo la ristorazione esterna, come da normativa dell’Usl 6, avremo pasti porzionati per ogni bambino, come d’altronde stiamo facendo adesso all’interno de centri estivi dove tutto sta andando molto bene».
A non aver problemi di spazi e distanziamenti è il Centro Infanzia di Carpanedo: «Essendo una struttura nuovissima è organizzata per cui ogni aula ha i suoi bagni, il suo refettorio, il suo dormitorio e la sua zona filtro. In tutto ci sono quattro classi di nido per un totale di 40 bambini e 3 classi di scuola dell’infanzia per un totale di quasi 90 bambini» conclude. —
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