scuola per sordi all’arcella

Il liceo classico europeo “salva” il Magarotto Minimo storico di iscritti al Convitto, la preside reggente istituisce un nuovo corso di studi
CARRAI - ISTITUTO MAGAROTTO CARRAI - ISTITUTO MAGAROTTO
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Una scelta intelligente per salvare dalla chiusura il convitto per sordi, che si trova in via Cardinale Callegari 6, all’Arcella, inaugurato nel 1961 alla presenza del presidente del Consiglio di allora, l’aretino Amintore Fanfani, esponente di rango della Democrizia Cristiana del dopoguerra.

A partire dal prossimo anno scolastico 2018-2019 il convitto diventerà la sede cittadina del nuovo liceo classico europeo, che, al momento, registra l’iscrizione di venti studenti. Siamo davanti ad una grande novità per il variegato pianeta dell’istruzione padovana perché è la prima volta che in città viene aperto un liceo classico europeo, presente nel Veneto solo all’interno dell’Educandato di Montagnana, del convitto Foscarini, a Venezia, ed all’Educandato degli Angeli, a Verona. Il liceo classico europeo è una sorta di istituto classico, dove i ragazzi studiano latino, greco, matematica, diritto ed economia ed anche spagnolo ed inglese. In pratica si tratta di una scelta ben precisa da parte della nuova dirigente del convitto Magarotto, che è dirigente titolare all’Educandato di Montagnana, Emanuela Veronese, per istituire all’interno del Magarotto un nuovo corso di studi, con un Pof (Piano offerta formativa) di alta qualità anche con la finalità di arrestare il pesante calo degli iscritti al convitto, arrivati a 25 studenti sordi. Un minimo storico rispetto ai 200 convittori di una volta che arrivavano in città da tutte le regioni della penisola e anche dall’estero. Un calo, tra l’altro, endemico perché, nel corso degli anni, in alcune città italiane sono stati aperti nuovi istituti speciali per sordi e anche perché le scuole speciali sono in calo da quando sono state scoperte nuove tecnologie, che permettono ai sordi di frequentare le scuole tradizionali. «Il Magarotto ha raggiunto il minimo storico del numero dei convittori», sottolinea la preside reggente Veronese. «L’istituzione di un corso iniziale al suo interno di un liceo classico europeo, già presente a Montagnana, è un passaggio importante per il rilancio di un convitto, che, per forza di cose, non può attrarre lo stesso numero di convittori degli anni passati». Felice Paduano

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