Scuola, task force dell’Usl con tre équipe anti-Covid

Filo diretto del Dipartimento Prevenzione con tutti gli istituti del territorio  Simoncello: «Medici e infermieri pronti a intervenire tempestivamente»
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - ENTRATA STUDENTI AL FERMI E AULE
TOME -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - ENTRATA STUDENTI AL FERMI E AULE

padova

Una task force del Dipartimento Prevenzione dell’Usl 6 Euganea per far fronte alle emergenze Covid nelle scuole. Sono state istituite tre équipe composte da medici, assistenti sanitari e infermieri che rappresentano l’interfaccia tra l’azienda sanitaria e il mondo della scuola per affrontare e gestire gli eventuali casi di positività al coronavirus che dovessero verificarsi fra alunni e studenti. E alle scuole sono stati dedicati dal Dipartimento Prevenzione anche un numero di telefono e un indirizzo e mail.



«Come azienda sanitaria non abbiamo competenze dirette nelle scuola» precisa il direttore generale dell’Euganea Domenico Scibetta, «così come non ne ha la Regione che definisce solo le date di inizio e fine dell’anno scolastico. A noi spetta ovviamente garantire la parte sanitaria e ci siamo organizzati seguendo le linee guida emanate dal Ministero. I punti essenziali sono la tempestività dell’intervento e l’assistenza sanitaria».



Il Dipartimento Prevenzione sta perfezionando l’assetto organizzativo per creare un canale diretto con le scuole: «È fondamentale» sottolinea la direttrice del Dipartimento Ivana Simoncello, «creare modalità di risposta omogenee e chiare. Per tutti si tratta di un’esperienza nuova e stiamo affinando le strategie più efficaci. Di certo sappiamo che il rispetto delle norme di prevenzione è l’unico sistema che ha dimostrato di contenere i contagi. Sarà un periodo complesso e serve l’impegno di tutti, per primi gli adulti che devono essere di esempio per bambini e ragazzi». Referente della parte operativa la dottoressa Lorena Gottardello: «Ogni scuola» illustra, «ha un referente Covid che si rapporta con i referenti Covid dell’Usl. Anche noi abbiamo assegnato a questo ambito dei riferimenti precisi in modo che quando una scuola chiama per informazioni o per avvisare di un contagio, chi risponde sia preparato. Poi sono state create tre équipe, una per ciascuna area geografico - quindi Alta padovana, città e cintura urbana e bassa padovana - che includono medico, assistente sanitario e infermiere. Loro sono quelli che materialmente interverranno nelle scuole quando ce ne sarà bisogno. Il protocollo in caso si verifichi un caso positivo prevede innanzitutto che la classe sia messa in isolamento, scatterà quindi la quarantena per tutti. In tempi rapidissimi tutti gli alunni e i docenti saranno sottoposti a tampone e via via saranno ricostruiti i rapporti stretti di ciascun soggetto positivo per proseguire con eventuali altri test». Nelle ultime settimane si sono susseguiti vari incontri e confronti fra il personale del Dipartimento Prevenzione, quello dello Spisal e i responsabili della Sicurezza dei diversi plessi scolastici per definire al meglio l’organizzazione complessiva, sia logistica che di contatti. «Dedicati esclusivamente alle scuole» appunta Simoncello, «abbiamo istituito un numero di telefono diretto e un indirizzo email».



Dal 7 settembre, quando hanno riaperto asili nido e scuole materne, non si sono verificati casi di positività al Covid 19 tra i bambini: «Non abbiamo alcuna segnalazione» confermano dal Dipartimento Prevenzione, «speriamo che la situazione rimanga sotto controllo, ma siamo pronti a intervenire con la massima tempestività». —

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