Sequestro-burla, caccia all’autore

I carabinieri esaminano le telecamere. Sgomento tra i padovani

«Con i bambini le accortezze non sono mai troppe, distrarsi è un attimo». Giuliana Faggin è una delle tante che ieri, sabato pomeriggio, passeggiavano per Prato della Valle.

Un giro con le amiche, un’occhiatina alle bancarelle, qualche acquisto, un caffé. È nonna, e la notizia del bimbo “sottratto e restituito” appena un giorno prima in quella stessa piazza l’ha appresa con un certo spavento: «Del resto» dice «di malintenzionati è pieno il mondo, possiamo solo cercare di essere più attenti possibile». I carabinieri stanno cercando di identificare l’autore del gesto grazie alle telecamere che sorvegliano l’Isola Memmia.

Una storia nonostante tutto a lieto fine, quella del nipotino rapito per una ventina di metri. E che tuttavia, in un clima già molto teso, ha lasciato un nodo in gola a molti genitori e nonni. «Ho sempre paura che il bambino mi venga portato via, o che qualcuno gli faccia del male» commenta Lelia Cutillo. «C’è sempre tanta preoccupazione perché non sei mai sicuro di chi hai intorno» aggiunge la sorella Simona «non sai mai sei ti puoi fidare. Un tempo c’era una maggiore serenità».

Non mancano voci fuori dal coro: «Non mi sembra che sia successo nulla di particolarmente grave, tanto più che la storia non è ancora chiara» dice Catrina Ruzzon, e aggiunge «il clima multietnico non mi spaventa affatto». Della stessa opinione anche Andrea Pizzo, che ieri era a passeggio con le sue due bambine: «Non vedo nulla di cui spaventarsi: è il gesto di un matto, purtroppo succede. Non vedo un disegno preciso, ma solamente atti isolati».

Se l’episodio di Prato della Valle, forse, è riconducibile solo ad una brutta bravata, tanti cittadini guardano con paura ai recenti fatti internazionali: «Non amo gli eventi affollati» commenta Maurizio Mattana «ma oggi a maggior ragione non ci andrei a cuor leggero. I miei figli poi sono grandi ma uno vive a Londra, prende spesso l’aereo: ammetto che siamo preoccupati per lui».

Silvia Quaranta

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova