Servitù di passaggio, Metropole “salvo”

ABANO TERME. L’Hotel Metropole per ora è salvo, grazie alla servitù di passaggio a proprio favore. L’Ufficio tecnico del Comune ha infatti emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori di chiusura della oramai famosa stradina, laterale di via Flacco (dove sono collocati l’abitazione della famiglia Bernabei e l’Hotel Metropole), programmati proprio dai Bernabei ai quali, in seguito ad un ricorso presentato a suo tempo, è stata data ragione nei primi due gradi di giudizio. Vale a dire: la stradina non è pubblica, ma di loro proprietà.
La decisione, fatta pervenire con una Scia, al Comune di Abano da parte dei Bernabei di chiudere l’accesso alla stradina con una sbarra apribile con telecomandi consegnati solamente a chi ne ha diritto e di recintare la stradina con una rete, comportando la chiusura delle due porte di uscita d’emergenza dell’Hotel Metropole, significherebbe per l’albergo la chiusura, in attesa di soluzioni alternative. La famiglia Borile, titolare dell’hotel, tira un piccolo sospiro di sollievo e con lei fanno lo stesso gli 80 dipendenti del Metropole. «Il provvedimento è la diretta conseguenza dell’esposto da noi presentato per sollevare l’Amministrazione comunale da qualsiasi responsabilità derivante dal fatto di non aver rilevato, nella richiesta della Scia a firma Bernabei, la sussistenza della servitù di passaggio a favore della Gb Hotels», spiega l’avvocato difensore dei Borile, Serena Pomaro. «Determinante è stata la perizia del perito Marina Lecis che ha accertato l’esistenza di detta servitù. La notizia, ritengo, sia di particolare rilievo perché rappresenterà un respiro di sollievo non solo per il gruppo Gb Hotels ma anche per i numerosi dipendenti del Metropole. Rappresenta inoltre un punto di arresto della battaglia promossa da Bernabei contro il Metropole e potrebbe costituire la base di partenza per una auspicabile definizione transattiva tra le parti».
Mercoledì scorso si è intanto tenuta l’udienza alla Corte di Cassazione. La sentenza definitiva sulla querelle dovrebbe arrivare entro 2-3 mesi. «Dovesse essere confermata la vittoria di Bernabei, spetterà al giudice stabilire le misure definitive da adottare nei confronti dell’Hotel Metropole e della famiglia Borile, che si troverebbe a dover sanare un presunto abuso edilizio dopo aver costruito la sala da pranza, la cucina e la lavanderia in regime di stradina pubblica con le dovute autorizzazioni», conclude l’avvocato Pomaro. (f. fr.)
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