Sfruttavano le prostitute 46 anni di pena per sette
CITTADELLA. Quasi 50 anni di carcere per la banda che sfruttava decine di ragazze sui marciapiedi del Veneto e pure a Cittadella. Mano pesante della Corte d’Assise per sei romeni accusati di...

CITTADELLA. Quasi 50 anni di carcere per la banda che sfruttava decine di ragazze sui marciapiedi del Veneto e pure a Cittadella. Mano pesante della Corte d’Assise per sei romeni accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Esce assolto solo Mihai Ginghina, 49 anni residente a Cittadella in via Alessandro Volta: per lui lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e la pronuncia di non doversi procedere per tardività della querela in alcuni casi. È andata decisamente peggio per gli altri: 4 anni e 6 mesi a Valentin Carp di 35 anni, domiciliato a Fontaniva in via Marconi, 16 anni a Gelu Cocendau di 42 anni senza fissa dimora, 8 anni e 6 mesi a Iulian Frunza di 34 anni residente a Cittadella in via Mazzini, 5 anni e 6 mesi a Ionut Gherghe di 31 anni residente a Tezze sul Brenta in via Campagnari, 6 anni a Ionel Tonita 51 anni, residente a Cittadella in via Alessandro Volta e 6 anni ad Aurelian Tonita di 45 anni residente pure lui a Cittadella in via San Bernardo. Gli episodi contestati sono avvenuti tra il 2006 e il 2009 tra Mestre, Cittadella, Mogliano Veneto, Preganziol e altre località della provincia di Treviso. Le vittime erano ragazze romene, obbligate a subire violenze sessuali dai vari componenti della banda. In relazione al comportamento tenuto nei confronti di una delle giovani, a due del gruppo è stato contestato anche il reato di riduzione in schiavitù. Alcune vittime erano anche minorenni. All’interno della banda erano diversi i compiti, quattro si occupavano principalmente di sorvegliare le prostitute sulla strada e di raccogliere il denaro frutto della prostituzione. In più occasioni poi hanno abusato sessualmente di una connazionale sequestrandola dentro una stanza. Alcuni degli imputati di oggi sono coinvolti su fatti simili contestati lungo il Terraglio tra le province di Venezia e Treviso: anche qui ragazze sfruttate e costrette a rimanere in strada per tutte la notte.
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