Si è spento il cavalier Benettolo ha fondato la Zilmet di Limena

LIMENA
Un uomo geniale, un capitano di industria che si era fatto da sé, uomo di intelletto e di cuore, molto amato dai suoi familiari come dai numerosi dipendenti. Il mondo dell’imprenditoria padovana ha perso uno dei suoi grandi rappresentanti, il cavalier Ugo Benettolo, spentosi lunedì sera all’età di 89 anni.
Era il fondatore della Zilmet, la cui sede principale si trova a Limena, ma che annovera filiali nel Padovano come all’estero. «Mio padre era partito a Padova, all’Arcella, nel 1955 fondando la “Officine F. lli Benettolo” » racconta la figlia Lucia, per 32 anni a fianco del padre in azienda, insieme al fratello Paolo. «Si era spostato poi a Limena, dove nel 1965 aveva dato vita alla Zilmet, passando da officina meccanica ad azienda che produceva serbatoi di espansione e scambiatori di calore a piastre. Al tempo la ditta contava ben 160 dipendenti». Ugo Benettolo sapeva innovare e rinnovarsi, reinventando i macchinari per riadattarli alle esigenze della sua produzione, per accorciare e ottimizzare i tempi di realizzazione dei vari pezzi. «Era unico» prosegue la figlia, «basti pensare che a 13 anni, con i resti degli aerei, aveva realizzato una caldaia come regalo di nozze per suo fratello: visto che c’erano pochi soldi, si era ingegnato a costruire l’elettrodomestico con le sue mani e pezzi di recupero, saldandoli tra loro. Lui in azienda amava stare nel reparto produzione, modificando i macchinari, studiandoli a fondo e adattandoli alle esigenze della fabbrica. Cambiando i processi ai macchinari, una volta era riuscito a ridurre a un passaggio immediato quelli che la macchina faceva prima in circa sei passaggi diversi. Ma oltre che instancabile lavoratore, era dotato anche di animo sensibile e di un grande cuore e i suoi dipendenti lo stimavano molto. Si recavano da lui a chiedere consiglio quando avevano dei problemi, come si farebbe con un padre».
Alcuni problemi cardiaci lo avevano allontanato da qualche tempo dalla sua amata azienda, che nel frattempo, nelle mani dei figli Paolo e Lucia, ha raggiunto i 500 dipendenti, con quattro sedi nel Padovano (una anche a Bagnoli di Sopra), filiali produttive in Cina e Francia e commerciali in Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. I principali fattori di crescita sono stati l’innovazione tecnologica, che ha portato a un aumento della produzione e dell’efficienza della qualità, e un reparto tecnico focalizzato sul cliente, attraverso cui creare soluzioni personalizzate per molti dei suoi clienti.
Il cavalier Benettolo lascia oltre ai figli Lucia e Paolo anche la moglie Chiarina e le altre due figlie Annamaria e Francesca. Il funerale sarà celebrato stamattina alle 10.30 al santuario dell’Arcella a Padova. —
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