Si è spento Ugo Suman scrittore e poeta Domani l’ultimo saluto

CONSELVE. Nella sua lunga vita Ugo Suman, scrittore e poeta, non ha mai dimenticato la sua Conselve, dove era nato nel 1929. Un legame profondo, ribadito nella “Lettera d’amore” dedicata proprio a Conselve quasi 16 anni fa. Un affetto ricambiato dai suoi compaesani che in tanti domani raggiungeranno la Chiesa della Madonna Pellegrina a Padova alle 10.45 per l’ultimo saluto a Suman, morto domenica alle soglie dei novant’anni.
Negli anni Cinquanta il giovane Suman si trasferì a Padova con la moglie Marina Rocca e un diploma di ebanista in tasca. Per un certo periodo condusse una bottega di antiquariato, poi venne assunto da un’azienda di macchine per l’edilizia. Questo non gli impedì di coltivare la sua passione per la parola, per la poesia, per il dialetto veneto, una lingua che ha sempre sentito come viva e ideale per raccontare la sua terra, con le sue tradizioni, i suoi riti, i suoi personaggi.
Lo ha fatto con i numerosi libri che ha pubblicato, con gli articoli su diverse testate, con la collaborazione a rubriche radiofoniche e televisive. Un impegno che gli è valso nel 1983 la nomina a cavaliere della Repubblica per meriti letterari e, vent’anni dopo, la cittadinanza onoraria della “sua” Conselve.
«È da lì, dagli anni della giovinezza trascorsi in paese» ha raccontato egli stesso «che sono nati tanti miei racconti e sonetti. Ricordo quando a Conselve passava il treno e quando, durante la guerra, facevamo teatro dai Padri Canossiani. La gente viveva in povere case e le strade non erano asfaltate. Quando penso al mio paese tornano in primo piano i visi e le voci dei miei genitori, dei fratelli e degli amici». —
N. S.
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