Si schianta con la moto andando al raduno delle Harley Davidson

L'incidente a Loreggia, sulla strada del Santo. Alessandro Cauzzo aveva 39 anni, abitava a Castelfranco ma era originario di Cittadella, dove lavorava nell'azienda del padre. Era il tesoriere del gruppo Padova Chapter Italy. Feriti i quattro muratori che erano sull'auto, uno è in gravi condizioni
LA VITTIMA E LA TRAGEDIA Alessandro Cauzzo, 39 anni A destra, la scena del frontale Sotto, il recupero della salma
LA VITTIMA E LA TRAGEDIA Alessandro Cauzzo, 39 anni A destra, la scena del frontale Sotto, il recupero della salma
LOREGGIA. Un motociclista è morto in uno scontro frontale con un'auto sullo svincolo di Boscalto della nuova strada del Santo. E' Alessandro Cauzzo, 39 anni, residente a Castelfranco Veneto in via Borgo Vicenza 16/a, ma originario dell'Alta Padovana, dov'è molto conosciuto. E' ricoverato con la prognosi riservata all'ospedale di Padova, invece, U.M., 29 anni, rumeno residente a Loria (Treviso), che era al volante della Renaul Clio coinvolta nell'incidente. L'auto intestata a una trevigiana. Feriti in maniera lieve gli altri tre occupanti della vettura: M.V., 29 anni, rumeno di Loria; T.V.M., 21, di Riese Pio X, e H.I., 22, di Loria. Sono tutti muratori che stavano tornando a casa dal cantiere di lavoro.


La tragedia.
E' soccesso ieri, alle 13.20, sul curvone a pochi metri dal confine tra le due province; sul posto i vigili della Federazione del Camposampierese. Lo schianto è stato così tremendo che la Clio è andata in testacoda. Cauzzo è volato oltre il guard-rail, finendo nel fosso. La sua morte è stata istantanea.


All'arrivo delle ambulanze del Suem di Camposampiero, la salma è stata pietosamente ricomposta sul campo e al medico non è rimasto che stilare il certificato di morte.


I feriti.
Viste le gravissime condizioni, U.M. è stato trasportato in elicottero a Padova. Secondo le informazioni raccolte sul posto, i quattro giovani stranieri, tutti muratori, rientravano a Riese dopo una mattinata di lavoro.


La vittima.
Cauzzo abitava a Castelfranco con la fidanzata. Lavorava però a Cittadella nell'azienda del padre: si occupava della commercializzazione all'estero. Grande appassionato di moto - tanto che era il tesoriere del Padova Chapter Italy, circolo che raccoglie proprietari di Harley Davidson della provincia - era diretto a un raduno a Padova. Nell'Alta Padovana Alessandro aveva anche un fratello: Nicola, che vive a Campodarsego.


Il rebus.
Per ricostruire lo schianto terrificante, nel quale la Harley Davidson di Cauzzo è stata disintegrata e la Clio ridotta a un rottame, i vigili debbono appurare il punto d'impatto per chiarire importanti particolari. I due mezzi potrebbero essere entrati in collisione a centro strada. Non è escluso che uno dei due fosse in fase di sorpasso. E non è esclusa neppure l'elevata velocità. Lungo tutta la 308 il limite è di 90 all'ora, ma è evidente che in prossimità di curve pericolose dev'essere drasticamente ridotta. A questo proposito giunge il richiamo ad andare piano del sindaco di Loreggia, Maria Grazia Peron.


La viabilità.
In seguito all'incidente la 308 è stata chiusa al traffico e poi riaperta a senso unico alternato.


Le reazioni.
La notizia della morte di Cauzzo è subito arrivata al Padova Chapter, il gruppo provinciale di proprietari di Harley Davidson. A Castelfranco alcuni amici si sono radunati davanti alla sua abitazione. Uno di loro, sopraffatto dall'emozione, ha ricordato che la sera prima Alessandro Cauzzo aveva abbandonato la cena fra amici perché raggiunto dalla notizia di un furto a casa del padre, a Cittadella. La sua morte nel dolore unisce tre paesi.

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